Laringoscopio 

 

Il laringoscopio è lo strumento utilizzato per la visione della glottide e per consentire il passaggio del tubo endotracheale attraverso la glottide stessa.
E' formato da due parti:

Il manico, di forma cilindrica, contiene le pile che erogano l'energia indispensabile a fornire l'illuminazione presente sulla punta della lama; è fondamentale ricordare che i manici non hanno tenuta stagna e quindi non vanno mai immersi completamente nell'acqua.

Le lame sono disponibili in forme e, soprattutto, dimensioni differenti per poterle usare su pazienti di età diversa. La forma può essere retta (modello Miller) o, più frequentemente, ricurva (modello Macintosh). La punta della lama è sempre dotata della possibilità di illuminazione anteriore. Al momento esistono 2 tipi di illuminazione:

Tecnica:

Il laringoscopio di solito viene impugnato con la sinistra dal medico che deve intubare un paziente. Postosi dietro la testa del paziente e iperstesa la stessa, la lama del larignoscopio viene inserita in bocca fino ad arrivare alla base della lingua che viene tenuta in alto dalla lama stessa. E' così possibile vedere l'epiglottide, illuminata dalla fonte luminosa posta in cima alla lama stessa, e penetrare la trachea con il tubo tracheale tenuto con la mano destra.
talvolta è necessario farsi aiutare da un secondo operatore che, premendo verso il basso il pomo di Adamo, tende a rettilineizzare la trachea e, quindi, a facilitare l'ingresso del tubo tracheale all' interno della stessa.

 

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