Bush ordinò di abbattere
gli aerei dirottati

 

NEW YORK - I caccia americani erano stati autorizzati dal presidente Bush ad abbattere gli aerei civili dirottati pur di evitare gli attacchi al Word Trade Center o al Pentagono, ma non riuscirono ad arrivare in tempo. Lo ha detto il vice di Bush Dick Cheney in un'intervista alla Nbc nel programma "Meet the Press". Il vicepresidente ha anche detto agli americani di mettere in conto una campagna militare lunga anni per stroncare la rete terroristica di Bin Laden. Quanto all'economia il vicepresidente ha detto che "è possibile che ora siamo in recessione" ma ha anche aggiunto che entro la fine dell'anno ci sarà la ripresa.

"Il presidente decise che, se un aereo non avesse cambiato rotta o non avesse prestato attenzione alle istruzioni per allontanarsi dallo spazio aereo della città, come ultima possibilità i piloti erano autorizzati ad abbatterlo - ha detto Cheney - la gente dice che è una decisione terribile da prendere, e lo è. Ma avremmo seguito questi ordini se fosse servito ad evitare gli attacchi al World Trade Center e al Pentagono". Il vicepresidente ha escluso che l'aereo caduto in Pennsylvania sia stato abbattuto dai caccia americani. "Non abbiamo dovuto mettere in atto gli ordini", ha detto.

E per quanto riguarda il futuro e la risposta degli Usa agli attentati Cheney è stato esplicito. "Sarà - ha detto - un tipo di guerra che durerà alcuni anni" quella che gli Stati Uniti si preparano a lanciare contro i terroristi, che devono aspettarsi "i fulmini dell'ira totale degli Stati Uniti". Cheney ha ribadito l'idea dell'amministrazione Usa per cui Bin Laden "ha avuto un ruolo significativo" negli attentati di martedì scorso ma ha anche detto che altre organizzazioni sono nel mirino americano. "Ci sono molte prove - ha spiegato Cheney - che legano l'organizzazione di Bin Laden agli attentati. Una rete terroristica di cui fanno parte anche la Jihad islamica egiziana e gruppi estremisti in Uzbekistan. "Quello che dobbiamo fare - ha affermato Cheney - è di abbattere queste reti".

E il binomio terribile che gli Usa temono, guerra e recessione, è stato proposto dall'intervistatore al vicepresidente che non si è tirato indietro. "Una recessione è possibile - ha detto il vice di Bush - siamo chiaramente in guerra con il terrorismo e ancora non sappiamo come andrà il quarto trimestre dal punto di vista economico. Ma per fine anno contiamo su una ripresa dal periodo di rallentamento che abbiamo attrversato e io ho fiducia che sarà così".

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