La parole del segretario di Stato sono un atto
d'accusa esplicito contro lo sceicco saudita


Powell: "E' Bin Laden
il sospettato numero uno"

WASHINGTON - Il terrorista islamico Osama Bin Laden è il principale sospetto per gli attacchi di martedì contro New York e Washington: lo ha detto oggi il segretario di Stato americano Colin Powell. Le parole del numero uno della politica estera americana costituiscono il più esplicito atto d'accusa finora venuto da un responsabile dell'Amministrazione statunitense, contro lo sceicco saudita che si nasconde in Afghanistan.

"Guardiamo - ha detto Powell - a quelle organizzazioni terroristiche che hanno la capacità necessaria per condurre attacchi del tipo di quelli che abbiamo visto". Il segretario di Stato ha detto ai cronisti che avrebbe sollecitato informazioni al Pakistan. "Quando scorrete la lista dei candidati" ad avere compiuto gli attacchi terroristici, "vedete che uno sta nella regione". E ai giornalisti che gli chiedevano se si riferiva a Bin Laden, Powell ha risposto: "Sì".

E, mentre ancora una volta oggi i Talebani al potere in Afghanistan hanno smentito il coinvolgimento del magnate islamico negli attentati, anche il presidente pachistano, il generale Pervez Musharraf, ha preso oggi le distanze dai Talebani e dallo stesso Bin Laden, finora palesemente sostenuti. In una lettera indirizzata alle autorità americane, Musharraf ha promesso "totale collaborazione con gli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo".orista più ricercato del mondo quando, il 12 ottobre del 1999, andò al potere ad Islamabad con un colpo di stato militare.

 

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