Il discorso di Bush alla
nazione
"Duro colpo ma non ci hanno piegato"
"Caccia ai colpevoli
e a chi li ospita"
WASHINGTON- Alle ore 20.30 in punto, ora di massimo ascolto
televisivo negli Usa, il presidente degli Stati Uniti George Bush, scuro in
volto, si č presentato davanti alle telecamere, seduto alla sua scrivania dello
Studio Ovale della Casa Bianca. "Oggi c'č
stato un duro attacco contro la nostra libertą, migliaia di vite sono state
tagliate dalle forze del male. Gli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti
volevano gettare il paese nel caos e nella rassegnazone, ma hanno falito nel
loro intento. Siamo una Nazione forte e non arretreremo. Possono colpire e
piegare l'acciaio delle nostre costruzioni, ma non riusciranno mai a piegare
l'acciaio che tiene unita questa Nazione."
Poi Bush ha inviato un messaggio preciso agli autori degli attentati. "Noi
siamo pronti a dare la caccia ai terroristi e non faremo differenze con chi li
ospita. Abbiamo dato a chi deve operare tutti i mezzi necessari per assicurare
alla giustizia i colpevoli." E poi una promessa che suona come una
terribile minaccia: "Non avremo clemenza".
Ma il presidente degli Stati Uniti ha voluto anche tranquillizzare gli americani
puntualizzando che "il governo ha funzionato con i suoi pieni poteri senza
interruzioni e che le istituzioni finanziarie ed economiche del Paese restano
forti e funzionano regolarmente. L'America ha dimostrato di essere unita contro
il terrorismo."
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