Attacco agli Usa, il governo promette indagini veloci

SARA'  GUERRA

WASHINGTON (Reuters) - Il ministro della Giustizia Usa John Ashcroft ha detto ieri ai deputati del Congresso che le inchieste sugli attacchi contro il World Trade Center a New York e il Pentagono procedono spedite, mentre l'Fbi ha già svolto centinaia di perquisizioni e fermi. Lo stesso Ashcroft ha rivelato ai giornalisti che alcuni dei dirottatori degli aerei che si sono sfracellati contro i palazzi delle due città erano stati addestrati da piloti negli Stati uniti. "Quattro aerei sono stati sequestrati da commando di tre-sei persone per aereo, che hanno usato coltelli e temperini", ha detto il ministro, per aggiungere che "alcuni dei presunti attentatori avevano ricevuto addestramento da piloti negli Usa". Sul fronte delle indagini, "c'è un gran numero di azioni a sostegno della giustizia nel Paese. Sono stati emessi ordini di cattura. Potrebbero esserci persone arrestate o interrogate", ha dichiarato un funzionario federale.La portavoce del Dipartimento di giustizia, Mindy Tucker, ha dichiarato che oltre 700 segnalazioni sono già arrivate al sito Internet dell'Fbi (www.ifccfbi.gov) allestito per dare la possibilità a chiunque di fornire informazioni sugli attentati di ieri, che hanno visto dirottare quattro aerei civili due dei quali si sono schiantati contro le Torri gemelle e uno contro un'ala del Pentagono. Il quarto aereo è caduto in un bosco in Pennsylvania. Secondo gli investigatori, ha spiegato Tucker, a bordo di ciascuno degli aerei ci sarebbero stati fra i tre e i cinque dirottatori, alcuni dei quali addestrati a pilotare un velivolo. Su almeno due degli aerei i dirottatori sarebbero stati armati di coltelli e taglierini, ha affermato la portavoce, che ha poi aggiunto che la maggior parte delle informazioni sui dirottamenti sono state fornite dalle chiamate effettuate con telefoni cellulari da alcuni dei passeggeri poco prima dell'impatto.

INDAGINI IN FLORIDA

In Florida agenti federali hanno ispezionato case e uffici, concentrando l'attenzione su una scuola di volo dove due sospetti potrebbero avere preso lezioni, dicono polizia e media. Alcuni mandati di perquisizione riguardano abitazioni di Davie e Coral Springs, due cittadine a ovest di Fort Lauderdale, e gli agenti hanno perquisito uffici di Hollywood e una casa di Sarasota County sulla costa occidentale dello stato, secondo fonti della polizia e le notizie televisive. Agenti dell'Fbi hanno interrogato Charles Voss, un ex impiegato della "Huffman Aviation Inc.", una scuola di volo di Venice, in Florida, che potrebbe aver ospitato a casa sua due dei sospetti per un breve periodo di tempo.Si tratterebbe di due dei cinque arabi sospettati degli attentati: Mohammed Atta, il cui nome comparirebbe nella lista dei passeggeri di uno dei voli dirottati, e il fratello. I due, secondo gli inquirenti, sarebbero stati a bordo del volo 175 della United Airlines dirottato ieri, decollato da Boston e diretto a Los Angeles con 56 passeggeri a bordo, schiantatosi contro un'ala del Pentagono. All'aeroporto Logan di Boston è stata ritrovata un'auto noleggiata a nome di Atta. All'interno c'erano manuali di addestramento al volo in lingua araba.Il sito del Boston Herald, citando una fonte non precisata, riporta che le autorità del Massachusetts hanno identificato altri tre arabi come sospetti.

OPERAZIONE A BOSTON

Poliziotti e agenti dell'Fbi hanno fatto irruzione in un albergo di Boston ieri pomeriggio in quella che alcune fonti hanno accredidato come una operazione di arresto nell'ambito delle indagini sugli attacchi di ieri. Ma la portavoce del ministero della Giustizia, Susan Dryden, non ha potuto confermare questa versione.La polizia ha circondato l'area intorno al Westin-Copley Hotel di Boston dove un veicolo blindato e agenti in assetto da guerra sono arrivati subito prima delle 19 ora italiana, secondo i giornalisti di Reuters presenti sul posto.Anche una squadra di artificieri con cani e ambulanze è arrivata sulla scena dopo che agenti della polizia di Boston e dell'Fbi hanno fatto irruzione nell'hotel.Funzionari Usa hanno detto che i primi indizi sugli attentati puntano sull'organizzazione di Osama Bin Laden, il dissidente islamico che è stato accusato di precedenti attacchi anti-americani in Medioriente ed Africa.E oggi il movimento dei Talebani che controllo quasi tutto l'Afghanistan ha fatto sapere che qualunque raid statunitense contro il Paese come rappresaglia per gli attacchi aerei a New York e Washington non farà che alimentare l'odio nella regione. "Se persone innocenti e senza peccato soffrono, allora è certo che nella regione l'odio crescerà, con il risultato di attacchi suicidi simili", ha dichiarato a Reuters Abdul Hai Mutmaen, portavoce dei Talebani, dalla città di Kandahar nell'Afghanistan meridionale.

Usa: Lunga Telefonata Berlusconi-bush

(ASCA) - Roma, 13 set - Silvio Berlusconi ha avuto ''una lunga e affettuosa'' telefonata con il presidente americano, George W. Bush. Lo ha riferito il portavoce del premier italiano, Paolo Bonaiuti, spiegando anche che il Presidente del Consiglio dopo Bush ha sentito al telefono anche il presidente russo Putin. Berlusconi ha quindi nuovamente parlato al telefono con il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, e con il cancelliere tedesco, Gherard Schroeder. Nel corso di quest'ultimo colloquio e' stata concordata una visita del premier italiano a Berlino per il prossimo 26 settembre.

Usa: Bush, No Comment Su Bin Laden

  Roma, 13 set - Il presidente degli Stati Uniti George Bush non ha fatto alcun commento sulle notizie che sarebbe Osama Bin Laden il mandante degli attacchi agli USA dell'altro ieri. Bush ha detto che qualsiasi commento comprometterebbe gli sforzi dell'intelligence americana nelle operazioni di ricerca dei colpevoli. ''Ogni fonte e ogni metodo di indagine sara' coperto dal massimo segreto - ha detto - per la protezione della popolazione americana''. Bush ha detto che e' una mossa prudente quella dell'FAA di riaprire lo spazio aereo americano. ''Abbiamo preso ogni precauzione per la sicurezza dei voli in America. Se un mio familiare mi chiedesse se possa volare gli direi di si'''.

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