Usa: Dopo Attentati Molti Paesi Contano Le Loro Vittime

(ASCA) - Roma, 13 set - Parecchi paesi hanno stilato un primo bilancio dei loro connazionali che potrebbero essere stati vittime degli attentati commessi martedi' contro le torri gemelle del World Trade Center, a New York. Il numero degli svizzeri presenti negli Stati Uniti che ancora non hanno dato notizia di se' diminuisce di ora in ora. La cifra ipotizzata e fornita dal ministero degli Esteri svizzero si aggirerebbe sui 2-300 dispersi. Il bilancio provvisorio delle vittime britanniche gia' identificate ''si avvicina a un centinaio'' secondo quanto dichiarato dal segretario del Foreign Office, Jack Straw. Anche il numero dei filippini morti a seguito degli attentati terroristici contro il World Trade Center sarebbe ''considerevole''. (Afp-Internazionale)

Usa, si scava a NY e Washington, 82 corpi recuperati

NEW YORK (Reuters) - Le squadre di soccorso stanno scavando disperatamente da due giorni in cerca di sopravvissuti tra i resti spettrali delle torri gemelle del World Trade Center di New York e tra le rovine fumanti di un'ala del Pentagono, colpiti martedì scorso da tre aerei dirottati, che hanno lasciato sotto le macerie forse migliaia di morti, nel peggiore attacco subito dagli Stati Uniti dai tempi di Pearl Harbor. Almeno 82 corpi sono stati recuperati tra le rovine di Manhattan fino a stamattina, ma il sindaco di New York, Rudolph Giuliani, ha parlato di un possibile bilancio di migliaia di vittime.Circa 40mila persone lavoravano nei due grattacieli di 110 piani, simbolo della vita finanziaria di New York, collassate al suolo dopo essere stato colpiti dagli aerei suicida. Al Pentagono, parzialmente demolito da un terzo volo passeggeri in una serie di attacchi coordinati e che inquirenti e Fbi attribuiscono ad una organizzazione vicina al miliardario saudita Osama bin Laden, circa 200 persone sono ancora disperse tra le rovine fumanti. "Venire qui mi addolora", ha detto ieri Bush, durante una visita sulla scena del terrore "Sono stati atti di guerra", ha aggiunto.

IN CORSO LE RICERCHE DI 6 ITALIANI

Ieri sera in diretta tv da New York, il console italiano in America ha dichiarato che 6 residenti di origine italiana che lavoravano nelle Torri gemelle non sono stati ancora rintracciati ma che le ricerche sono in corso. Il ministero degli Esteri ha attivato un numero (06-326489) per i molti italiani preoccupati per la sorte di parenti negli Stati Uniti. Sono circa 1.500 le telefonate che arrivano ogni ora all'unità di crisi della Farnesina. "Per ora non vi è alcuna conferma di italiani tra i deceduti accertati", ha spiegato a Reuters un portavoce dell'unità di crisi. Da Londra, il segretario degli Esteri Jack Straw ha detto che almeno 100 britannici sono rimasti sepolti nel crollo. I soccorritori sono riusciti ieri mattina a strappare dai detriti delle Torri gemelle una manciata di persone e riferiscono di segni di vita tra le macerie, tra cui quelli di una persona che ha lanciato messaggi d'aiuto per telefonino. Il sindaco Giuliani ha detto che almeno 202 vigili del fuoco mancano ancora all'appello e si cercano ancora 259 agenti di polizia. Gli americani hanno reagito con rabbia controllata e con un'ondata di patriottismo, ma il Paese è ancora ben lontano dalla ripresa di una vita normale, con aeroporti e mercati finanziari sbarrati e scuole chiuse.Gli impiegati del ministero dell'Agricoltura a Washington sono stati evacuati questa mattina da uno degli edifici ministeriali in seguito ad un allarme bomba. Emergono anche i primi indizi sull'identità dei dirottatori che, armati di coltelli, hanno preso il controllo dei quattro aerei. Due di essi hanno virato sulle due torri newyorkesi, frantumandosi nel loro vetro e cemento, un terzo ha danneggiato seriamente il Pentagono, il quarto si è schiantato al suolo in Pennsylvania. Obiettivo dei dirottatori, ha detto ieri il ministro della Giustizia John Ashcroft, sarebbe stata la Casa Bianca o l'Air Force One, l'aereo del presidente Bush.

Si scava tra macerie a New York e Washington, migliaia i morti

NEW YORK (Reuters) - Le squadre di soccorso scavano disperatamente in cerca di sopravvissuti tra i resti spettrali delle Torri gemelle del World Trade Center di New York e tra le rovine fumanti di un'ala del Pentagono, colpiti ieri da tre aerei dirottati, che hanno lasciato sotto le macerie forse migliaia di morti, nel peggiore attacco subito dagli Stati Uniti dai tempi di Pearl Harbor. "Le stime più ottimistiche che possiamo dare, elaborate dalle autorità portuali e da chiunque abbia un minimo di esperienza, parlano di alcune migliaia di persone sepolte sotto ciascun edificio", ha detto il sindaco di New York, Rudolph Giuliani, parlando del bilancio delle vittime nei due grattacieli del World Trade Center, crollati dopo essere stati investiti da due aerei. "Per quanto ci è dato conoscere a questo momento, sono state accertate 45 vittime", ha aggiunto.Quanto al Pentagono, le stime iniziali di 800 morti sono ritenute troppo alte dal segretario alla Difesa Usa, Donald Rumsfeld, il quale ha aggiunto: "Spero e prego che sia così".Gli americani hanno reagito con rabbia controllata e con un'ondata di patriottismo man mano che emergevano le dimensioni delle devastazioni e delle perdite umane. Ma il Paese è ancora ben lontano dalla ripresa di una vita normale, con aeroporti e mercati finanziari sbarrati e scuole chiuse. Emergono anche i primi indizi sull'identità dei dirottatori che, armati di coltelli, hanno preso il controllo dei quattro aerei. Due di essi hanno virato sulle due torri newyorkesi, frantumandosi nel loro vetro e cemento, un terzo ha danneggiato seriamente il Pentagono, il quarto si è schiantato al suolo in Pennsylvania. Una nuvole di polvere incombe ancora su New York, mentre i soccorritori sono riusciti stamattina a strappare dai detriti delle Torri gemelle una manciata di persone e riferiscono di segni di vita tra le macerie, tra cui quelli di una persona che ha lanciato messaggi d'aiuto per telefonino. Il cuore finanziario del mondo assomiglia ad un desolato campo di battaglia, con le strade della parte sud di Manhattan ricoperte da un manto di grigia cenere e folate di fumo marrone che si sprigionano dai resti delle Torri. Circa 40.000 persone lavoravano nei due edifici, ora ridotti in polvere. Giornali e televisioni sfornano foto e immagini di ieri, di gente disperata che si getta nel vuoto dall'alto dei due grattacieli, precipitando per 70, 80 piani verso la morte. Il sindaco Giuliani ha detto che almeno 202 vigili del fuoco mancano ancora all'appello e si cercano ancora 259 agenti di polizia in uniforme. Tutte persone che, verosimilmente, si sono precipitate nella prime delle due torri colpite, ignare del fatto che da lì a poco sarebbero state travolte dal collasso dell'edificio. La speranze di trovare persone ancora in vita si intreccia con la tensione che si respira fitta in tutto il Paese. Gli impiegati del ministero dell'Agricoltura a Washington sono stati evacuati questa mattina da uno degli edifici ministeriali in seguito ad un allarme bomba. Il bilancio delle vittime presunte è pesante anche a Washington, dove il quartier generale delle forze armate Usa al Pentagono ha preso fuoco dopo lo schianto di uno degli aerei kamikaze. L'incendio, dicono le autorità è ormai sotto controllo, il lavoro è ripreso in alcune parti del celebre edificio a cinque lati, anche quello dei soccorritori che sono alla ricerca di centinaia di persone. Il capo dei vigili del fuoco della contea di Arlington, che coordina le operazioni al Pentagono, ha parlato di un bilancio di vittime che oscilla tra le 100 e le 800."Da ciò che sappiamo finora - ha detto però il ministro Rumsfeld - le stime finora fornite sono decisamente alte".Ogni giorno circa 23.000 tra civili e militari si recano al lavoro al Pentagono, simbolo della superpotenza americana nel mondo.

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