TUTTO SULLA DROGA :
POSSESSO-SPACCIO-USO PERSONALE-DECESSI PER OVERDOSE
RESPONSABILITA', RISCHI E PENE DI UN ENORME GIRO D'AFFARI...
CARI RAGAZZI LEGGETE ED ASSUMETEVI LE VOSTRE RESPONSABILITA'
P.S. Io non calo la mia vita......

Mortalita` e morbosita`

Negli ultimi anni nell’Unione europea sono stati registrati ufficialmente 6000-7000 decessi perdroga (overdose), dato rimasto relativamente stabile benchi si possano osservare differenze nei singolipaesi. La grande maggioranza di tali decessi h provocata dagli oppiacei, soprattutto eroina, ma spesso sonopresenti anche altre sostanze quali benzodiazepine e alcolici. h probabile che il numero reale di decessidirettamente attribuibili a intossicazione da eroina o altri oppiacei sia leggermente superiore a causa dei casinon dichiarati. La contrazione del virus HIV nonchi dell’epatite B e C rimane un serio problema per la salutelegato all’assunzione di droga per via endovenosa.

Servizi disponibili

Pur presenti ora in tutti i paesi UE, i servizi a bassa soglia differiscono nel grado di disponibilit`e nel tipo di servizio offerto. Generalmente forniscono sostegno personale e assistenza medica, psicologica e socialea casi molto disagiati, per lo piy tossicodipendenti di et` elevata e con una lunga storia di dipendenza.La distribuzione di aghi h una prassi diffusa ovunque, sebbene in misura diversa, e in alcuni paesi le farmacieli forniscono gratuitamente o a basso prezzo. Un discusso servizio disponibile in alcuni Stati membri sono gliappositi locali per iniettarsi gli stupefacenti.

I consumatori di stupefacenti e il sistema penale

Tra il 15 e il 50 % o piy dei detenuti nell’Unione europea ha o ha avuto problemi di droga.Diversi Stati membri riferiscono che il sovraffollamento delle carceri spesso ostacola i progressi verso un’adeguataassistenza ai tossicodipendenti. In alcune carceri in Germania e in Spagna si provvede alla distribuzione dellesiringhe e nel Regno Unito ai detenuti che assumono droghe per via endovenosa sono stati recentemente concessisterilizzanti. Un altro problema h costituito dalla mancanza di preparazione del personale carcerario.

Uno studio dell’OEDT intitolato "Alternatives to prison in cases of drug addiction"e dedicato alle alternative al carcere in caso di tossicodipendenza fornisce una visione generale delle varie opzionidisponibili negli Stati membri considerati, che vanno dal posporre la pena all’esenzione dalla responsabilit`penale, alla libert` condizionale.

Solo i Paesi Bassi e la Svezia dichiarano di applicare programmi terapeutici obbligatori, mala scelta terminologica pur nascondere il fatto che la maggior parte dei paesi dell’Unione europea prevedaprogrammi terapeutici piy o meno obbligatori laddove i tossicodipendenti devono o possono scegliere trail carcere e la terapia. Il principio del trattamento in luogo della pena h stato adottato negli orientamentigenerali delle politiche in materia di stupefacenti in un numero crescente di paesi. Alcuni Stati membri hannoconsolidato il sostegno sociale e medico ai criminali tossicodipendenti utilizzando il primo contatto di questiultimi con le autorit` giudiziarie come porta aperta verso la terapia o verso strutture di sostegno psicologico.

Prevenzione e tutela della salute

Famiglia, genitori e scuole possono contribuire alla prevenzione del consumo di stupefacenti.La scuola resta l’ambiente piy adatto per svolgere attivit` di prevenzione e costituisce forse unodei modi migliori per raggiungere la maggioranza dei ragazzi. La formazione degli insegnanti e il coinvolgimentodei genitori sono fondamentali e vengono incentivati in tutta l’Unione europea, sebbene il ruolo della famiglia,e soprattutto dei genitori, possa variare.

Sviluppi delle politiche

Verso un approccio equilibrato

La ricerca dell’equilibrio tra la riduzione della domanda e dell’offerta h una questionedi grande interesse politico. L’Europa si sta gradatamente allontanando da risposte repressive, concentrandosiinvece maggiormente sulla prevenzione, sul trattamento e sulla necessit` di ridurre i rischi provocati dalconsumo di stupefacenti.

Riduzione dei danni

Dopo anni di scarsa considerazione in molti paesi, la riduzione dei danni riceve crescente riconoscimentoquale importante strumento nelle politiche nazionali e locali per la lotta contro gli stupefacenti. Il dibattitoverte ora soprattutto sulle prove scientifiche. I progetti mirano a dare riconoscimento legale, professionale opolitico a una serie di attivit` - distribuzione delle siringhe, locali per iniettarsi gli stupefacenti,trattamenti con sostanze sostitutive - che tentano di ridurre i danni per la salute e sociali provocati dalla tossicodipendenza.

Depenalizzazione

Il principio generale seguito da tutti i paesi dell’Unione europea h quello del divietodi possedere e/o consumare droghe. In nessuno Stato membro la legalizzazione h considerata una via percorribile,nonostante la consapevolezza che i procedimenti giudiziari e la carcerazione per gli individui con problemi didroga provochino problemi ancora maggiori.

La distinzione tra consumatori e trafficanti s’h fatta piy marcata in Europa inseguito a nuove strategie concentrate su prevenzione, aiuto e terapie per i tossicodipendenti, anche se imputatidi reati, e pene per i trafficanti anche se tossicodipendenti. Nella maggior parte dei paesi dell’Unione europeail consumo di droga in generale sembra non venga punito. Tuttavia, continua il dibattito sulla linea da adottareverso i consumatori in possesso di piccole quantit` di droga per uso personale o che commettono reati minoria causa della dipendenza. Gli sviluppi nelle strategie europee e i nuovi approcci giudiziari verso le droghe illegalimostrano una tendenza alla depenalizzazione di determinati comportamenti legati al consumo e al possesso di drogaper uso personale. Quasi tutti gli Stati membri rifiutano le soluzioni estreme — legalizzazione totale o dura repressione— ma, pur modificando le pene e le misure applicate, continuano a proibire il consumo di droga.

Sebbene in molti Stati membri si tenda a ridurre l’enfasi su procedimenti giudiziari e incarcerazioneper i tossicomani, gli arresti effettuati dalle forze dell’ordine e gli indicatori del consumo di droga in carcereevidenziano una certa contraddittoriet` tra teoria e pratica in alcuni settori del sistema giudiziario.

Droghe legali e illegali

La distinzione tra droghe legali e illegali si sta facendo meno definita. Si discute sull’utilit`di mantenere le tradizionali distinzioni tra droghe illegali (cannabis e cocaina), sostanze ricreative legali (alcolicie tabacco) e farmaci psicoattivi legali (tranquillanti e analgesici). Lo status giuridico di altre sostanze (solventie steroidi) aggiunge un’ulteriore dimensione.

Spesso i modelli illeciti del consumo di droga riguardano anche sostanze legali quali alcolici,tabacco e tranquillanti (assunti per scopi non medici). Modelli piy problematici sono caratterizzati dall’usocombinato di sostanze legali e illegali, mentre i centri terapeutici segnalano un aumento del consumo simultaneodi piy droghe. Le iniziative per la prevenzione sono generalmente volte a prevenire il consumo di qualunquedroga, legale o illegale. Il fenomeno h anche riconosciuto in campo terapeutico, dove si tende a unificarele cure per chi ha problemi di droga, alcol o farmaci.

Cooperazione a tutti i livelli

In tutta Europa pare in aumento la cooperazione tra i sistemi sanitario, sociale, scolasticoe giudiziario a livello locale, regionale e nazionale, tendenza incoraggiata anche tra gli Stati membri.

Il progressivo venir meno della distinzione tra prevenzione e trattamento fa sl che tossicodipendentia diversi stadi ricevano assistenza da strutture in evoluzione. La natura stessa del consumo di stupefacenti hcaratterizzata da alti e bassi che trovano riflesso nel modo in cui si attuano prevenzione e trattamento. Nellamaggior parte dei paesi sono in rapido sviluppo le attivit` di unit` di strada (o assistenza primaria)e le strutture a bassa soglia. La cooperazione tra il sistema giudiziario e i settori sanitario e sociale si staanche sviluppando con programmi alternativi per tossicomani imputati di reati e progetti per tossicodipendentidetenuti. Un’evidente tendenza h lo sviluppo di organismi di coordinamento trasversale all’interno delleamministrazioni nazionali. Tali gruppi coordinano le strategie nazionali in materia di stupefacenti e sostengonole autorit` locali che applicano le direttive legali e politiche di ogni Stato. La Settimana europea diprevenzione della tossicodipendenza (cfr. capitolo 3) ha notevolmente contribuito ad accrescere la cooperazionein Europa nell’area della prevenzione. Ma l’Europa sta anche migliorando la cooperazione interna in altri settori,tra cui i partenariati transfrontalieri e lo scambio di esperienze.

Informazione, valutazione e ricerca

Armonizzazione degli indicatori chiave

Migliorare la corrispondenza dei dati h un obiettivo fondamentale per l’OEDT. L’Osservatoriosta lavorando con esperti del settore scientifico e partner di diversi punti focali nazionali per sviluppare cinqueindicatori epidemiologici chiave relativi al consumo di droghe e alle relative conseguenze sulla salute. I cinqueindicatori riguardano:

• analisi del consumo di stupefacenti, del comportamento e degli atteggiamenti della popolazionegenerale;

• stime della prevalenza del consumo problematico di stupefacenti;

• richieste di trattamento da parte dei consumatori di droghe;

• decessi correlati alle droghe, mortalit` e cause di morte dei consumatori di stupefacenti;

• malattie infettive correlate alle droghe (HIV, AIDS, epatite B e C).

Sebbene la natura dei parametri da applicare vari in funzione dell’indicatore, ciascuno comprender`un nucleo di dati primari, nonchi definizioni e orientamenti metodologici per la raccolta, l’analisi e lapresentazione dei dati. Poichi le strutture per la raccolta dati per ciascun indicatore differiscono tragli Stati membri e i punti focali nazionali variano notevolmente a livello di esperienza e potenziale d’influenzasull’applicazione dei parametri, il primo compito per ogni punto focale consister` nell’individuare obiettivirealistici e nell’attuare piani operativi concreti per il loro progressivo raggiungimento. h importanteche i punti focali istituiscano gruppi nazionali di riferimento che lavorino su ciascun indicatore.

Valutazione e ricerca

Nell’Unione europea il processo di valutazione h migliorato, sebbene permangano numeroselacune. Gli "orientamenti per la valutazione della prevenzione degli stupefacenti" elaborati dall’OEDTe la promozione dello scambio di informazioni tramite la banca dati europea sulle attivit` finalizzate allariduzione della domanda di droghe (EDDRA) a livello di punti focali nazionali dovrebbero mettere la valutazioneall’ordine del giorno per le amministrazioni nazionali e gli specialisti di tutta l’Unione europea. L’Unione europeasta anche dedicando maggiore impegno alla ricerca sugli stupefacenti, che per la prima volta sono esplicitamenteinseriti nel quinto programma quadro (1998-2002) della Commissione europea, direzione generale XII (Affari scientifici,ricerca e sviluppo). Il programma costituisce un’ottima opportunit` per rafforzare la base scientifica necessariaa una migliore comprensione dei problemi connessi alla droga e dimostrare l’impatto e l’efficacia delle rispostedella sanit` pubblica.

CAPITOLO 2

Prevalenza, modelli e conseguenze del consumo di stupefacenti

Questo capitolo presenta informazioni aggiornate sugli indicatori relativi al consumo di stupefacenti,alle conseguenze sulla salute, all’applicazione della legge e ai mercati di droghe illegali nell’Unione europea.Si basa in gran parte su relazioni fornite dai punti focali nazionali, integrate dai risultati di ricerche pubblicateo studi scientifici svolti dall’OEDT.

Prevalenza del consumo di stupefacenti

Il consumo di stupefacenti tra la popolazione

Attraverso indagini demografiche generali h possibile stimare l’entit` e i modellidi consumo di diverse droghe illegali tra la popolazione, le caratteristiche e il comportamento dei consumatorie l’atteggiamento di diversi gruppi sociali verso il problema droga. Questa metodologia h utile per sostanzeil cui uso h relativamente comune e non socialmente stigmatizzato, mentre si rivela meno valida per le formedi consumo ritenute piy negative.

Sebbene tra i vari paesi esistano differenze nel consumo di stupefacenti, occorre cautela neiconfronti diretti poichi le variazioni potrebbero risultare da fattori quali i metodi di raccolta dati,la base di campionatura usata, le fasce di et` scelte per riferire i risultati, nonchi differenzesociali e culturali in merito al consumo di stupefacenti. Inoltre, il rapporto fra popolazione rurale e urbanadi un paese potrebbe influire sul dato globale della prevalenza. Nel tentativo di ridurre tali differenze, l’OEDTsta elaborando orientamenti comuni per le ricerche demografiche sugli stupefacenti.

Nonostante le differenze tra i paesi e i diversi metodi di presentazione, emergono alcuni modellicomuni. La sostanza illegale piy usata in tutti i paesi h la cannabis, mentre gli altri stupefacentihanno tassi di diffusione di gran lunga inferiori. Il consumo di cannabis nell’arco della vita tra gli adulti vadal 10 % in Finlandia al 20-30 % in Danimarca, Spagna e Regno Unito. Il tasso aumenta tra i giovani: 16-17 % inFinlandia e Svezia e 35-40 % in Danimarca, Spagna e Regno Unito.

L’assunzione nell’arco della vita di anfetamine, generalmente la seconda sostanza in ordine diprevalenza, riguarda dall’1 al 4 % degli adulti e dall’1 al 5 % dei giovani nell’Unione europea. Tra lo 0,5 e il3 % degli adulti e tra l’1 e il 5 % dei giovani hanno provato l’ecstasy. Per entrambe le sostanze le percentualisono notevolmente piy elevate nel Regno Unito.

La cocaina h stata provata dall’1 al 3 % degli adulti e dall’1 al 5 % dei giovani europei.In Spagna e Francia le percentuali relative alla cocaina sono piy elevate rispetto a quelle delle anfetamine.

Quote comprese tra l’1 e il 9 % degli adulti e il 2 e il 20 % dei giovani (6-10 % nella maggiorparte dei paesi) dichiarano di aver fatto uso di cannabis recentemente (negli ultimi dodici mesi). Il consumo recentedi altre sostanze h generalmente molto basso: non oltre l’1 % degli adulti e meno del 2 % dei giovani, sebbenesi segnalino livelli piy alti per la cocaina in Spagna e per anfetamine ed ecstasy nel Regno Unito.

Le informazioni costanti sulle tendenze sono limitate, ma h possibile riscontrare chenell’ultimo decennio il consumo di cannabis h aumentato in quasi tutti i paesi. In anni recenti pare essersistabilizzato in paesi a diffusione medio-alta, facendo invece registrare un aumento dove il consumo era limitato.

Il consumo di stupefacenti tra i giovani in et` scolare

Negli ultimi anni quasi tutti i paesi dell’Unione europea hanno condotto studi nazionali nellescuole, in alcuni casi come parte del progetto europeo di indagini scolastiche (ESPAD) sull’alcol e altre droghe.I risultati possono tuttavia risentire notevolmente delle differenze tra le scuole selezionate, le fasce d’et`e il contesto sociale. Nella maggior parte degli Stati membri la cannabis h la sostanza illegale piydiffusa. Il consumo almeno una volta nella vita tra i giovani di et` compresa tra i 15 e i 16 anni variadal 5 % circa (Portogallo e Finlandia) al 40 % (Irlanda e Regno Unito).

Le cifre sull’uso di solventi dovrebbero essere interpretate con cautela. In generale, costituisconola seconda sostanza piy diffusa tra i giovani di 15-16 anni, con dati compresi tra il 3-4 % (comunit`fiamminga belga, Spagna e Lussemburgo) e il 20 % (Regno Unito). In Grecia e Svezia i solventi sono piy diffusidella cannabis. L’assunzione di anfetamine riguarda dall’1 al 13 % dei giovani di 15-16 anni (2-8 % nella maggiorparte dei casi), l’ecstasy dall’1 al 9 %, l’LSD e gli allucinogeni dall’1 al 10 % (2-5 % nella maggior parte deicasi). Per questa fascia d’et`, Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito fanno registrare dati piy elevatiper l’uso di anfetamine, allucinogeni ed ecstasy rispetto ad altri paesi.

L’1-3 % dei giovani in et` scolare ha provato la cocaina e meno dell’1 % l’eroina, datoche tuttavia sale al 2 % in Danimarca, Irlanda, Italia e Regno Unito. In generale, la tendenza al rialzo nel consumodi cannabis da parte dei giovani h continuata negli ultimi anni, cosl come — seppure a livelli inferiori— per anfetamine ed ecstasy. In Finlandia e nel Regno Unito, tuttavia, il consumo di cannabis tra i giovani sih stabilizzato o h diminuito.

Stima del consumo problematico di stupefacenti

Il forte impatto dei tossicomani, il loro numero h relativamente esiguo rispetto a quellodi chi assume occasionalmente cannabis o ecstasy. La dipendenza da oppiacei e l’assunzione di droga per via endovenosasono generalmente limitate tra gli adulti e pressochi inesistenti in et` scolare. Ma il consumo didroghe pesanti di solito h tenuto nascosto e i tossicodipendenti temono il marchio della societ`se lo ammettono. Le indagini demografiche o nelle scuole non possono pertanto fornire dati attendibili circa l’entit`del fenomeno.

Per motivi metodologici, di eterogeneit` o per mancanza di dati, h difficile ottenerestime sulla diffusione a livello nazionale. I dati dovrebbero quindi intendersi solo come indicazioni approssimativeo "migliori stime".

Si presentano qui le stime nazionali aggiornate per quei paesi che hanno preso parte a uno studiodell’OEDT per il miglioramento delle stime della diffusione a livello nazionale. Fino a poco tempo fa i metodie le definizioni variavano notevolmente; in alcuni paesi, per esempio, si utilizzava il termine "oppiomane"o "eroinomane", mentre in altri si preferivano definizioni piy ampie quali "drogato"o "consumatore di droghe ad alto rischio".

In tale studio tutti i paesi hanno fornito dati utilizzando la stessa definizione di "consumoproblematico di stupefacenti": assunzione di droghe per via endovenosa, consumo di lunga data/regolare dioppiacei, cocaina e/o anfetamine. La definizione esclude i consumatori di ecstasy e cannabis e chi non assume regolarmenteoppiacei, cocaina o anfetamine.

In generale, la prevalenza del consumo problematico di stupefacenti pare minore in Germania,Austria, Finlandia e Svezia e maggiore in Italia, Lussemburgo e Regno Unito. Nei paesi a diffusione media le stimeriportano dai 3 ai 5 tossicomani ogni 1 000 abitanti di et` compresa tra i 15 e i 54 anni. Un nuovo studiodell’OEDT sta analizzando indicatori sociali per stimare la prevalenza del consumo problematico di stupefacentimediante tecniche usate nei modelli statistici. Tra gli indicatori possibili rientrano la disoccupazione, i reaticontro la propriet`, l’emigrazione, la densit` residenziale e le condizioni socioeconomiche.

Un altro studio dell’OEDT ha preso in esame i vari modi di servirsi dell’incidenza dei nuovitossicodipendenti in terapia per stimare l’incidenza reale del consumo problematico di droghe.

Un terzo progetto dell’OEDT ha valutato la possibilit` di usare i sistemi d’informazionegeografica (SIG) per raffigurare su carta i dati e le stime del consumo di stupefacenti e sviluppare modelli didiffusione geografica tra citt` e centri minori.

Indicatori delle conseguenze sulla salute

Richieste di terapia

Il numero di casi entrati in terapia di disintossicazione h un altro utile indicatoreindiretto delle tendenze del consumo problematico di droghe, anche se occorre tener conto delle variazioni a livellodi disponibilit` del servizio, modalit` terapeutiche e procedure di trasmissione dei dati. Questeinformazioni potrebbero essere particolarmente utili per descrivere caratteristiche e modelli del consumo di droga(endovena, politossicomania) tra tossicomani e per individuare modelli di fruizione del servizio, contribuendocosl alla verifica delle esigenze dello stesso.

Quasi tutti i paesi dell’Unione europea forniscono informazioni sulle terapie di disintossicazione,ma la raccolta dei dati e la copertura di vari tipi di centri terapeutici sono diverse. Nuovi servizi potrebberoattrarre nuovi consumatori, aumentare il numero dei pazienti in cura o mutare profili quali l’et`, il sessoe la gestione degli iter terapeutici. Altre caratteristiche, soprattutto la proporzione di tossicodipendenti cheassumono droghe per via endovenosa rispetto al totale dei pazienti, variano da un paese all’altro. Sulla base diun lavoro svolto dal gruppo Pompidou, l’OEDT ha redatto un nuovo protocollo comune europeo per migliorare la qualit`e la corrispondenza delle informazioni relative alle richieste di trattamento. Il protocollo sar` adottatoe promosso da entrambe le organizzazioni.

La maggioranza (70-95 %) dei casi in terapia riguarda gli oppiacei (soprattutto eroina), trannein Finlandia, Svezia e nella comunit` fiamminga in Belgio, dove la dipendenza da oppiacei rappresenta menodel 40 % dei casi in trattamento. Il dato piy basso potrebbe comunque riflettere differenze metodologiche.In quasi tutti i paesi la cocaina h la droga principale in meno del 10 % dei casi in trattamento, valoreche sale al 15 % in Lussemburgo e al 18 % nei Paesi Bassi. Gli eroinomani spesso dichiarano di usare la cocainacome seconda droga.

La cannabis figura come droga principale per il 2-10 % dei tossicodipendenti ammessi al trattamento,con percentuali superiori (13-22 %) in Belgio, Germania e Finlandia.

Anfetamine, stimolanti dello stesso gruppo (come l’ecstasy) e allucinogeni generalmente sonodroghe principali per meno dell’1-2 % dei tossicodipendenti in terapia. La proporzione aumenta tuttavia nella comunit`fiamminga in Belgio (19%), in Finlandia (48%), Svezia (20%) e nel Regno Unito (9 %). La prevalenza di assunzionedi droghe per via endovenosa h piy comune tra i consumatori di oppiacei, con percentuali che vannodal 14% (Paesi Bassi) a oltre l’80 % (Grecia e Lussemburgo). L’assunzione di anfetamine per via endovenosa huna pratica frequente nei paesi scandinavi e nel Regno Unito, sebbene nella maggior parte dei paesi non sia unmodello comune.

In tutti i paesi dell’Unione europea il 70-85 % dei tossicodipendenti ammessi al trattamentoh di sesso maschile. L’et` media h per lo piy compresa tra i 25 e i 35 anni, con tendenzaa salire in alcuni paesi. Le informazioni disponibili indicano una generale riduzione dei casi di disintossicazioneda oppiacei, mentre, pur rimanendo a livelli inferiori, sono in aumento quelli da cocaina e cannabis. Alcuni paesihanno di recente evidenziato l’aumento dei tossicomani in trattamento per cannabis, soprattutto tra i casi in terapiaper la prima volta. Tale tendenza richiede tuttavia un esame piy dettagliato in quanto occorre considerareanche altri fattori. In quasi tutti i paesi dell’Unione europea tra i casi di dipendenza da oppiacei in trattamentosi rileva una diminuzione del numero di coloro che ne fanno uso per via endovenosa.

Decessi correlati agli stupefacenti e mortalit` tra i tossicodipendenti

La morte h una possibile conseguenza di alcune forme di assunzione di droghe, sebbeneil rischio vari in funzione della sostanza e del modello di consumo. Il numero di decessi improvvisi connessi alledroghe (overdose) viene spesso semplicisticamente usato come indicatore della situazione di un paese.

Le statistiche dell’Unione europea sui decessi correlati alle droghe si riferiscono generalmenteai casi che si verificano poco dopo l’assunzione (e conosciuti come intossicazione acuta, overdose, avvelenamentoo morte indotta da droghe), ma occorre prendere in considerazione anche altri tipi di decesso. Non h possibileconfrontare direttamente le statistiche nazionali date le differenze nella prevalenza del consumo di droghe, neimetodi e nelle definizioni usate per registrare i casi. L’OEDT, con Eurostat e con l’Organizzazione mondiale dellasanit`, sta elaborando orientamenti comuni per riportare i dati della mortalit` risultanti dai registridello stato civile e delle forze di polizia.

In molti paesi dell’Unione europea, dopo i netti aumenti alla fine degli anni Ottanta e nei primianni Novanta, il numero dei decessi correlati alle droghe si h stabilizzato o h perfino diminuito.In alcuni paesi, tuttavia, l’aumento h proseguito fino a tempi recenti. La maggior parte dei decessi perintossicazione acuta riguarda gli oppiacei, sebbene spesso non manchino anche alcol e benzodiazepine. Poco frequentisono i casi di morte improvvisa provocata esclusivamente da cocaina o anfetamine; per quanto concerne l’ecstasyo sostanze analoghe, i decessi — benchi ricevano ampia risonanza — sono in numero limitato.

Oltre alle statistiche nazionali sui decessi correlati alle droghe, si pur valutare ilrischio di mortalit` associato ad alcune forme di consumo seguendo gruppi di tossicodipendenti e osservandonela mortalit` (studi di coorte). I tossicodipendenti hanno un rischio di morte molto piy elevato dellapopolazione generale, derivante da molteplici cause e non solo da intossicazione acuta. Le ricerche indicano chel’assunzione di oppiacei per via endovenosa comporta un rischio da 20 a 30 volte superiore di morte per overdose,infezione da HIV, incidenti e suicidio rispetto ai coetanei che non consumano droghe. La mortalit` tra coloroche si drogano per via endovenosa h aumentata con la diffusione dell’infezione da HIV, mentre modi di assunzionediversi o altre sostanze psicoattive presentano un rischio di morte di gran lunga inferiore.

Al fine di migliorare la corrispondenza tra i risultati provenienti da diverse sedi dell’Unioneeuropea, l’OEDT ha elaborato un protocollo tipo per condurre studi di coorte sulla mortalit` tra i consumatoridi droghe contattati nei centri terapeutici.

Malattie infettive correlate alle droghe

Le malattie infettive, come l’HIV e l’epatite B e C, hanno raggiunto un’elevata diffusione trai tossicomani per via endovenosa. Tuttavia questi tassi di infezione da HIV variano notevolmente da paese a paese,dall’1% in Inghilterra, Irlanda e Galles al 32 % in Spagna (cfr. figura6), ma anche all’interno di uno stesso Stato,tra regioni e citt`. In alcuni paesi (Francia, Italia) i tassi d’infezione sembrano registrare una lievediminuzione, ma non in altri (Spagna). Anche dove la prevalenza del fenomeno rimane stabile, h probabileche tra i consumatori di droghe per via endovenosa la trasmissione continui.

L’epidemia da HIV h ora entrata in una fase stazionaria (endemica) nella maggior partedei paesi dell’Europa occidentale. L’incidenza della percentuale di casi di AIDS h diversa nei vari paesie in generale continua a diminuire, probabilmente a causa di un costante aumento nella somministrazione ai tossicodipendentidi terapie combinate che ritardano la comparsa della malattia. Il fatto che in alcuni paesi (Portogallo) la diffusionedell’AIDS non diminuisca potrebbe essere imputato alla mancanza di cure specifiche per i sieropositivi. Rispettoal totale dei casi di AIDS, la percentuale di tossicomani per via endovenosa varia in misura significativa da unpaese all’altro, evidenziando cosl le differenze nell’importanza relativa che essi rivestono nel contestodi detta epidemia. Il monitoraggio dell’AIDS sta diventando meno utile quale indicatore dell’entit` dell’infezioneda HIV, trasformandosi invece in un indicatore della fruizione della terapia. In Europa si sta esaminando la possibilit`di un archivio centralizzato dei casi di sieropositivi noti per integrare le gi` esistenti segnalazionidei casi di AIDS.

Per contribuire alla lotta contro l’infezione, nella maggior parte dei paesi sono ampiamentedisponibili siringhe (tranne in Finlandia e Svezia) e ampiamente disponibili sembrano essere anche preservativie servizi di sostegno e diagnosi dell’HIV. Anche le terapie con sostanze sostitutive, volte a diminuire l’assunzionedi droga per via endovenosa, sono presenti in tutti i paesi, principalmente sotto forma di metadone da assumereper via orale.

Molti studi condotti sui consumatori di droghe per via endovenosa rivelano una maggiore incidenzadi malattie infettive tra gli ex detenuti.

L’infezione da epatite C mostra una diffusione maggiore e piy omogenea in tutta Europarispetto all’epatite B, con percentuali generalmente comprese tra il 50 % e oltre il 90 % perfino in paesi conbassi tassi di infezione da HIV, come la Grecia (cfr. figura 8). Per anni l’epatite C sembrava non seguire il declinoregistrato per le infezioni da HIV; piy di recente, un possibile calo nel Regno Unito suggerisce che lemisure per la riduzione del danno potrebbero aver influito sulla sua trasmissione. Per contro, il servizio emergenzadroghe di Francoforte (Germania) segnala un aumento dall’89 % al 95 % a livello locale.

Indicatori dell’applicazione della legge

Arresti da parte delle forze di polizia per reati di droga

Gli unici dati sistematicamente disponibili sugli interventi per l’applicazione della legge siriferiscono ai reati contro la normativa nazionale in materia di stupefacenti (traffico, possesso, consumo, altro)e rispecchiano la legislazione, le procedure di verbalizzazione, le risorse e le priorit` delle forze dell’ordinenei singoli Stati membri. Data la difficolt` di un confronto diretto tra i dati, si h osservato l’andamentonel tempo. Il numero di arresti per reati di droga nell’Unione europea ha registrato una costante crescita dallamet` negli anni Ottanta, quasi raddoppiando in Danimarca, Italia, Lussemburgo e Svezia e aumentando di oltresei volte in Belgio, Grecia, Spagna, Portogallo e Finlandia. (Per la definizione di arresto per reati di drogain ogni Stato membro si veda la versione ampliata della presente relazione.)

In quest’ultimo gruppo di paesi, in Italia e nei Paesi Bassi la tendenza h andata accelerandonegli ultimi anni. In Danimarca, Irlanda e Lussemburgo il numero di arresti per droga si h stabilizzato.In dieci Stati membri la cannabis h la sostanza che riguarda dal 46 all’85 % degli arresti. In Lussemburgoe Portogallo sono piy comuni gli arresti per eroina, nei Paesi Bassi prevalgono le droghe pesanti, in Sveziale anfetamine.

I reati correlati all’uso di stupefacenti sono la maggioranza, con percentuali pari al 61 % inPortogallo e superiori all’85 % in Austria e Svezia. In tutti i paesi — eccetto Belgio e Irlanda, dove si rilevauna diminuzione — la percentuale di reati correlati alla droga h in aumento o stabile. Gli arresti per drogavariano da 0,4 a 2,5 ogni 1 000 abitanti. Anche in questo caso si raccomanda cautela nei paragoni poichil’unit` statistica (reato, persona, arresto) varia a seconda dei paesi.

Dati relativi alle carceri

Le informazioni a livello nazionale sul consumo di droga in carcere sono tuttora molto limitatee i dati attendibili sono scarsi. I detenuti per reati di droga costituiscono dal 15 al 50% della popolazione carcerarianell’Unione europea. In piy del 75% di tali casi il principale reato consiste nello spaccio o nel trafficodi stupefacenti.

I dati relativi ai tossicomani detenuti si basano su definizioni diverse e non possono essereparagonati direttamente. Il consumo di droghe riguarda dal 30 al 90 % dei detenuti, la tossicodipendenza dal 10al 45 %.

Indicatori del mercato degli stupefacenti

Sequestri, prezzo e purezza degli stupefacenti

I sequestri di cannabis sono in numero maggiore rispetto alle altre droghe. La quantit`sequestrata h andata rapidamente aumentando fino al 1995 e si h stabilizzata in seguito, con le maggioriconfische in Spagna nel 1998.

Quasi ovunque il numero dei sequestri, diversamente dalle quantit`, h ancora increscita. Per contro, il prezzo sembra stabile o in calo.

Dopo un picco nel 1991, le quantit` di eroina sequestrata hanno oscillato tra le 5 e le6 tonnellate. Dal 1995 il Regno Unito sequestra i maggiori quantitativi, che nel 1997 ammontavano a quasi met`delle confische totali nell’Unione europea. Nel complesso il numero di sequestri, salito fino al 1992, si hora stabilizzato, sebbene negli ultimi tre anni si siano registrati netti cali in alcuni paesi e marcati aumentiin altri. A livello comunitario, la quantit` media di eroina per ogni sequestro h rimasta stabiledalla met` degli anni Ottanta (60-80 g). Il prezzo di vendita ai consumatori h per lo piystabile e il grado di purezza varia dal 10 al 50 %.

I sequestri di cocaina hanno raggiunto un picco pari a 38 tonnellate nel 1997, anno in cui inSpagna sono state confiscate le maggiori quantit`. I dati disponibili relativi al 1998 sembrano indicareuna diminuzione dei quantitativi confiscati nell’Unione europea, e soprattutto inSpagna, mentre il numerodelle operazioni di sequestro h in costante aumento. La quantit` media di cocaina confiscata a livellocomunitario supera di gran lunga quella di eroina ed h passata da circa 250 g per operazione nel 1985 aoltre 1 kg nel 1997. Il prezzo di vendita ai consumatori h relativamente stabile e la purezza al dettagliovaria dal 50 al 70 %, sebbene la Grecia segnali un grado di purezza al momento del consumo pari al 5-10 %.

Il numero delle confische di anfetamine e le relative quantit` sono in aumento dal 1985,con un’impennata a partire dai primi anni Novanta. Per quanto riguarda l’ecstasy, i quantitativi sequestrati sonoaumentati nettamente tra il 1987 e il 1996, dimezzandosi poi nel 1997. Oltre il 75 % della quantit` totaleh stato confiscato nel Regno Unito. Dopo una costante crescita, in quasi tutti i paesi il numero dei sequestridi ecstasy h diminuito o si h stabilizzato nel periodo 1997-1998. I dati relativi alle confischeavvenute nel 1998 sembrano confermare che, nonostante la crescente preoccupazione destata dall’ecstasy negli ultimianni, sono in realt` le anfetamine a dominare sempre piy il mercato delle droghe sintetiche. Si segnalauna recente diminuzione del prezzo di anfetamine ed ecstasy. Il grado di purezza delle anfetamine sembra compresotra il 10 e il 100 %, mentre considerevoli sono le differenze registrate nel grado di purezza e nella composizionedelle pasticche vendute come ecstasy.

I sequestri di LSD, meno frequenti rispetto a quelli di anfetamine o ecstasy, si sono stabilizzatio sono diminuiti dal 1993-1994 in tutti gli Stati membri eccetto l’Austria, ove si h registrato un continuoaumento fino al 1997.

CAPITOLO 3

Risposte istituzionali all’abuso di stupefacenti nell’Unioneeuropea

La Settimana europea di prevenzione della tossicodipendenza

La prevenzione in materia di droga, gi` tra le priorit` dell’Unione europea, haricevuto forte impulso dal lancio della terza Settimana europea di prevenzione della tossicodipendenza (16-22 novembre1998) durante la presidenza austriaca del Consiglio europeo. La manifestazione ha messo in luce una vasta gammadi iniziative e progetti in tutta l’Unione europea e in paesi che vi hanno aderito pur senza essere membri, comela Norvegia.

Obiettivo principale della Settimana di prevenzione h rafforzare la cooperazione a livelloeuropeo sugli aspetti sanitari del fenomeno droga, evidenziare attivit` di prevenzione a lungo termine esensibilizzare l’opinione pubblica.

Dalla prima manifestazione (1992), la Settimana di prevenzione ha contribuito a consolidare lacooperazione tra gli specialisti che operano nel settore della prevenzione del consumo di droghe, soprattutto alivello di servizi sanitari, scolastici e sociali, nei gruppi di animazione giovanile e nelle agenzie per l’applicazionedella legge, tra gli Stati membri e al loro interno.

Prevenzione e manifestazioni nell’ambito delle politiche

La Settimana 1998 h stata la prima organizzata e svolta nell’ambito del programma d’azionecomunitario per la prevenzione della tossicodipendenza (1996-2000) e per la prima volta vi hanno partecipato nuoviStati membri — Austria, Finlandia e Svezia — e la Norvegia, che non fa parte dell’Unione europea. Il tema era multidisciplinare:sensibilizzare la societ` e aumentare i partenariati operativi.

La terza Settimana europea di prevenzione della tossicodipendenza, svoltasi durante la presidenzaaustriaca, si h aperta con una conferenza a Vienna, cui hanno partecipato 300 esperti e politici di tuttigli Stati membri, nonchi rappresentanti del Liechtenstein, della Norvegia e dell’Europa centrale e orientale.La conferenza, concepita come forum per lo scambio di informazioni ed esperienze positive, ha discusso i modi percooperare nelle strategie per la prevenzione in materia di droga, coordinandole a livello locale, nazionale edeuropeo; ha analizzato inoltre le politiche sanitarie e sociali, l’istruzione e le questioni giovanili, le politicheper la sicurezza, la politica regionale e locale e le relazioni pubbliche.

I delegati sono giunti alla conclusione che occorre uno sforzo per migliorare la qualit`e la corrispondenza dei dati sul fenomeno droga nell’Unione europea e a livello globale. Tali informazioni darebberoun contributo sostanziale nell’elaborazione di strategie per il presente e il futuro.

Una campagna lanciata in tutta l’Unione europea, "Parlarsi h il primo passo",ha sottolineato l’importanza del dialogo nella prevenzione dell’uso della droga, rivolgendosi in particolare agliadulti in costante contatto con i giovani (genitori, insegnanti, animatori, istruttori e allenatori sportivi).La campagna attraverso i mezzi di comunicazione di massa comprendeva uno spot televisivo in diciotto lingue, unospot radiofonico in sei lingue, un manifesto prodotto in diciannove versioni linguistiche, un opuscolo in tredicilingue, un annuncio stampa in dodici lingue e un comunicato stampa in diciotto lingue.

Negli Stati membri sono state lanciate oltre 1 000 iniziative a livello europeo, nazionale, regionalee locale, con un contributo della Commissione pari a 950.000 euro. Gli Stati membri hanno tendenzialmente inseritola manifestazione nelle proprie strategie annuali per la prevenzione dell’uso della droga, utilizzandola per richiamarel’attenzione pubblica su progetti a lungo termine. In alcuni Stati membri, in occasione della Settimana di prevenzionedella tossicodipendenza si sono svolti dibattiti su strategie esistenti e nuovi approcci. Le attivit` dellaSettimana europea di prevenzione della tossicodipendenza si sono rivolte in particolare a giovani, animatori giovanili,famiglie, professionisti del settore, politici e mezzi di comunicazione di massa. Alcuni Stati membri hanno ancheidentificato altri gruppi, quali minoranze etniche, consumatori di droga e bambini. In Francia, per esempio, 39progetti su 46 si sono rivolti ai giovani, raggiungendo 18 000 persone. In Austria, durante "Summer Talks‘98", esperti austriaci, tedeschi e ungheresi hanno discusso numerose possibilit` di prevenzione peri bambini di et` compresa tra tre e sei anni e il Centro per l’informazione sulla prevenzione delle tossicodipendenzedi Vienna ha organizzato una conferenza sulla prevenzione negli asili infantili. Oltre a conferenze, seminari ecorsi di formazione, tutti gli Stati membri hanno organizzato attivit` per incoraggiare il dialogo con igiovani, aumentare la consapevolezza e rafforzare l’autostima. In tutta l’Unione europea si sono svolte numerosemanifestazioni artistiche e culturali con musica, teatro, danza, giochi, fotografia, film e video.

In quasi tutti gli Stati membri si h dato grande risalto agli approcci tra pari, trattandoargomenti quali la comunicazione dei giovani con il gruppo dei pari, l’alcol e le droghe. I nuovi mezzi di comunicazione,primo tra tutti Internet, ma anche CD-ROM, chat-box e video hanno avuto un ruolo importante nella Settimana diprevenzione della tossicodipendenza, fornendo informazioni sulla riduzione del danno e sulla prevenzione e verificandoconoscenze e atteggiamenti nel settore degli stupefacenti.

Ogni Stato membro ha risposto in modo diverso alla sfida di rafforzare i partenariati e gli approcciinterdisciplinari. I Paesi Bassi hanno creato un comitato direttivo, formato da rappresentanti governativi e responsabilidelle ONG per la prevenzione dell’uso della droga, che elabori emetta in atto programmi nazionali seguendo gliorientamenti della Commissione europea. Altri Stati membri hanno attuato iniziative per rendere piy visibiligli sforzi in materia di prevenzione, rivolgendosi a chi opera con i giovani, alle strutture gi` attivenella prevenzione e all’opinione pubblica nel tentativo di promuovere la cooperazione tra questi gruppi sociali.

Seguito

La Commissione europea sta attualmente valutando la Settimana europea di prevenzione della tossicodipendenzae altre attivit` realizzate nell’ambito del programma d’azione comunitario per la prevenzione della tossicodipendenza(1996-2000). La valutazione complessiva del programma d’azione h effettuata con il supporto dell’Associazionedelle scuole di sanit` pubblica della regione europea. La metodologia valutativa mira a garantire informazioninormalizzate provenienti dagli Stati membri circa la manifestazione. A tal fine, la Commissione ha fornito a tuttii coordinatori nazionali un questionario preparato dall’OEDT per lo scambio di informazioni sull’azione per lariduzione della domanda di droghe. Alla Commissione e ai coordinatori nazionali l’OEDT ha anche fornito orientamentiper la valutazione della prevenzione dell’uso degli stupefacenti da distribuire ai responsabili di progetto. Conquesto strumento si intende promuovere la valutazione di attivit` finalizzate alla prevenzione e guidarei responsabili di progetto nell’ideazione delle attivit` e nella relativa valutazione.

Scheda: Insegnamenti tratti dalla Settimanaeuropea di prevenzione della tossicodipendenza[12]

Cannabis: tendenze e risposte

La cannabis h la droga illegale piy diffusa in Europa. Gli anni Novanta sono staticaratterizzati da cambiamenti nell’entit` e nei modelli di consumo, da un riesame delle questioni sanitariee sociali inerenti e delle risposte piy idonee, da un intensificarsi del dibattito sullo status giuridicoe sui possibili usi della cannabis a fini terapeutici.

Le sostanze estratte dalla cannabis — marijuana, hashish e olio — sono classificate come stupefacentinella tabella I della convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti (1961). La convenzione prevede severemisure di controllo per la produzione, il commercio, il possesso e il consumo degli stupefacenti, eccetto nellequantit` necessarie alla ricerca medica o scientifica. Tali obblighi sono ulteriormente rafforzati dallaconvenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope del 1988.

Gli Stati membri applicano le convenzioni delle Nazioni Unite secondo la propria realt`locale o regionale. Alcuni paesi o regioni tollerano determinate forme di possesso e consumo, altri applicano sanzioniamministrative o ammende, altri ancora prevedono sanzioni penali. Nonostante le differenze nell’approccio giuridico,si pur osservare una tendenza comune nei procedimenti giudiziari, vale a dire lo sviluppo di numerosi provvedimentialternativi in caso di possesso di piccole quantit` di cannabis per uso personale senza circostanze aggravanti.

Ammende, ammonizioni, libert` vigilata, esonero dalla pena e programmi di orientamentosono le risposte piy comuni dei sistemi giudiziari europei ai reati relativi alla cannabis. Al tempo stesso,tuttavia, gli arresti effettuati dalle forze dell’ordine per reati di droga — soprattutto per cannabis e reaticonnessi al consumo — sono in aumento in diversi paesi.

Scheda: Cannabis, marijuana e hashish[13]

Scheda: Cannabis e guida automobilistica[14]

Risposte istituzionali all’abuso di stupefacenti nell’Unione europea

Una maggiore comprensione dell’applicazione pratica delle politiche in materia di droga in relazionealla cannabis pur essere ottenuta solo attraverso studi specifici che analizzino piy a fondo i datiforniti dalle forze di polizia e dagli organi giudiziari.

Modelli di consumo

Indagini recenti indicano che oltre 40 milioni di persone nell’Unione europea hanno fatto usodi cannabis, sostanza provata in media da circa un individuo su cinque nella fascia di et` 15-16 anni ealmeno uno su quattro nella fascia 15-34 anni.

Per quanto concerne il consumo di cannabis, sebbene le differenze tra i vari paesi rimanganonotevoli, ci sono segnali di una convergenza nei livelli di prevalenza. Nei paesi a maggiore prevalenza, la tendenzasembra stazionaria o in diminuzione dopo l’aumento negli anni Novanta, mentre in quelli a bassa diffusione il consumoh in crescita. In gran parte dell’Unione europea l’uso di cannabis non h tipico di alcun contestoo gruppo sociale o ricreativo specifico. In molti Stati membri sembra addirittura esserci la tendenza a ritenerloun comportamento normale piuttosto che deviante. Tuttavia, i consumatori di cannabis non possono essere consideratiun gruppo omogeneo e si ha notizia di diversi modelli di consumo. In Germania, per esempio, i consumatori di cannabispassano inosservati e vivono senza grandi problemi, anche se negli ultimi anni i centri ambulatoriali hanno rilevatoun netto aumento del numero di pazienti che iniziano il trattamento per cannabis.

Confische

La quantit` di cannabis confiscata ogni anno nell’Unione europea h rimasta pressochiimmutata dal 1994, anche se il numero delle operazioni di sequestro h in costante aumento. La reperibilit`rimane elevata in quasi tutta l’Unione europea e sul mercato i prezzi sono relativamente stabili. La cannabis confiscatanell’Unione europea proviene per lo piy dal Marocco, con quantitativi minori dall’Afghanistan, dal Libanoe dal Pakistan.

Spagna e Paesi Bassi figurano spesso come paesi di transito per la cannabis importata nell’Unioneeuropea.

La marijuana erbacea confiscata nell’Unione europea proviene in gran parte da Colombia, Nigeria,Sud Africa e Thailandia. La cannabis viene anche coltivata in quasi tutti gli Stati membri, ma non ci sono provedi traffico su larga scala.

Potenza

In alcuni paesi h stata creata una variet` di semi di cannabis (indica) per lacoltivazione al chiuso che produce piante a cespuglio e sommit` fiorite di alta qualit`. Pare chemolte delle specie piy nuove siano state sviluppate da piante dell’Himalaya, mentre per la cannabis prodottanegli Stati membri si usassero i semi provenienti dall’Africa, dai Caraibi e dall’Estremo Oriente che danno originea piante piy alte.

Alcuni paesi segnalano un aumento della potenza della cannabis negli ultimi anni, soprattuttoin forma erbacea (marijuana), e anche le forze dell’ordine hanno espresso preoccupazione in merito. Gli scarsidati a disposizione dei punti focali nazionali individuano un contenuto di THC nella cannabis compreso tra il 5e l’11 % in Germania, tra il 6 e il 9 % nei Paesi Bassi e tra il 2 e il 14 % nel Regno Unito. In alcuni casi sisegnala una maggiore potenza, ma non sempre si precisa se si tratta di hashish, marijuana o olio. Altri suggerisconoche la marijuana contenga dallo 0,5 al 5 % di THC, l’hashish dal 2 al 20 % e l’olio dal 15 al 50 %.

Tanto il contenuto tipico delle diverse forme di cannabis sul mercato quanto la reale entit`dell’aumento della potenza sono poco chiari. Inoltre, non si conoscono comportamenti e preferenze dei consumatori.Studi sistematici e dettagliati contribuirebbero quindi a creare una base piy informata per la discussione.

Programmi terapeutici

La cannabis h ritenuta la droga principale solo per una minoranza dei pazienti che entranoin terapia (intorno al 10 % o meno), mentre piy spesso figura come droga secondaria per chi richiede iltrattamento per altre sostanze. In diversi paesi si h rilevato un certo aumento, con una proporzione maggioretra coloro che entrano in terapia per la prima volta. La maggior parte delle richieste di trattamento per la disintossicazioneda cannabis riguarda pazienti molto piy giovani rispetto a quelli per eroina o altre droghe.

Pochissimi sono i servizi specificamente indirizzati ai consumatori di cannabis, sicchiquesti pazienti di solito si rivolgono a centri dove le terapie riguardano per lo piy altre sostanze qualieroina o cocaina. Poichi i pazienti con problemi di cannabis costituiscono solo una minoranza dei tossicodipendentiin terapia in tutta Europa, e poichi presentano un profilo diverso, h difficile sapere se i trattamentiforniti sono adeguati e quali approcci alternativi potrebbero essere piy utili.

Occorrono informazioni ben piy cospicue sulla natura dei problemi connessi alla cannabis.Dal momento che le persone che consumano cannabis potrebbero anche usare altre sostanze o avere problemi psicologicio sociali, h importante chiarire quanto siano necessari servizi specificamente indirizzati alla cannabise se sia possibile fornire un’assistenza migliore nell’ambito di altri interventi.

Prevenzione

La maggior parte delle iniziative di prevenzione tenta di convincere la gente a smettere di consumarecannabis. Come nel settore terapeutico, poche sono le iniziative di prevenzione che si occupano solo di cannabis.Le linee di assistenza telefonica sono aperte ai consumatori di cannabis, ma nessuna h specifica. Tuttigli Stati membri distribuiscono informazioni sulle droghe, tra cui la cannabis, e alcuni hanno realizzato materialespecifico. Alcune iniziative mirano a fornire informazioni generali sulla cannabis e sugli effetti del THC, mentrealtri provvedimenti si rivolgono ai genitori.

Dibattiti e discussioni

In Europa si h intensificato il dibattito sulla possibilit` o il dovere di utilizzarela cannabis per scopi medici. In alcuni paesi il dibattito h ufficioso, ma in Danimarca, Germania, Spagna,Austria, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito ha assunto una dimensione piy ufficiale. In altre parti del mondoil dibattito sul valore terapeutico della marijuana ha acceso discussioni politiche, incentrate prevalentementesu iniziative per una riforma delle leggi proibizioniste, al fine di consentire la prescrizione di detta drogada parte dei medici.

Droghe sintetiche: sviluppi e risposte

La preoccupazione dei politici e dell’opinione pubblica circa le droghe sintetiche h aumentatarapidamente negli anni Novanta in reazione all’uso crescente e apparentemente diffuso dell’ecstasy da parte dinumerosi giovani insospettabili. Il controllo di questi stupefacenti — ricavati facilmente e a basso costo da materialidisponibili in tutta l’Unione europea — stava diventando sempre piy difficile.

Definizione di droghe sintetiche

Il termine "droghe sintetiche" in senso stretto si riferisce a sostanze psicoattiveprodotte in laboratorio piuttosto che ricavate da fonti naturali e comprende tranquillanti, metadone, anfetamine,ecstasy e LSD. Il termine viene usato anche per nuove sostanze apparse sul mercato dell’ecstasy che sfuggono agliattuali controlli di legge, in alcuni casi prodotte anzi deliberatamente a questo fine.

In quest’uso del termine prevale quindi la preoccupazione per gli specifici problemi relativial controllo della produzione e della distribuzione delle droghe sintetiche rispetto ai modelli di consumo.

In molti ambienti ricreativi h probabile che i giovani usino non solo ecstasy, ma ancheanfetamine, LSD e benzodiazepine — "vecchie" droghe sintetiche — nonchi sostanze non sintetichequali alcol, cannabis, cocaina, funghi magici e talvolta eroina.

L’ecstasy

Ecstasy h il nome comune dell’anfetamina MDMA sostituita in posizione 3 e 4 dell’anello.La maggior parte degli assuntori ritiene che le pillole note come ecstasy contengano MDMA, ma questa h solouna sostanza appartenente a un gruppo di feniletilamminici che comprende MDA, MDEA e MBDB.

Nei primi anni Novanta, l’ecstasy si h diffusa tra i giovani, convinti che l’MDMA fossesicuro e non generasse dipendenza. Tale nuova tendenza nel consumo di droga si h sviluppata all’internodi una cultura musicale di evasione di massa nota come "rave", "acid house" o "techno".In confronto ad altri stimolanti, l’ecstasy non tende a produrre gli sbalzi d’umore estremi tipici delle anfetaminee, rispetto alla cocaina, gli effetti positivi durano molto piy a lungo. Tali effetti sono di solito energizzanti,euforici e di tipo entactogeno, una combinazione che spiega il ruolo fondamentale di questa sostanza alle manifestazionimusicali e nelle discoteche. L’ecstasy ha contribuito al successo dei grandi raduni organizzati a scopo di lucro,favorendo la generale atmosfera di appartenenza a un gruppo e l’impulso a ballare.

Cosa contiene una pillola di ecstasy?

Nella produzione di pillole dirette al mercato dell’ecstasy, i produttori usano marchi commercialicome strumenti di marketing e per distinguersi dalla concorrenza. Nonostante il marchio, non ci sono garanzie sultipo di pillola acquistata ni sul contenuto. La difficolt` di verificare il contenuto delle pilloleh un tratto distintivo del mercato dell’ecstasy e le analisi di laboratorio hanno dimostrato che anche iconsumatori abituali sbagliano nella valutazione personale del contenuto.

In alcuni Stati membri, recenti analisi delle pillole di ecstasy hanno rilevato notevoli differenzenel contenuto: alcune contengono MDMA allo stato puro, altre alti livelli di anfetamine e altre ancora un insiemedi lattosio e caffeina.

Le droghe sintetiche risultano prodotte per lo piy in laboratori clandestini nei PaesiBassi, in Polonia, in Spagna e nel Regno Unito. In alcuni paesi la criminalit` organizzata opera nella produzionee nella distribuzione di sostanze simili all’ecstasy e alcuni giovani consumatori- spacciatori sono stati minacciatida distributori piy organizzati.

Scheda: Effetto entactogeno [15]

Prevalenza del consumo di droghe sintetiche

La principale fonte di informazioni sulle droghe sintetiche h costituita da giovani inlocali dove si balla e durante feste sebbene il consumo avvenga anche in altri ambiti.

Da indagini nelle scuole risulta che la percentuale di giovani di et` compresa tra i 15e i 16 anni che ammettono di aver provato anfetamine h compresa tra il 2 e il 4 %, con punte inferiori all’1% in Finlandia e fino a quasi l’8 % nei Paesi Bassi e al 13 % nel Regno Unito. In questa fascia d’et` levariazioni nel consumo di ecstasy sono rilevanti: meno dell’1 % in Finlandia, 5-6 % in Belgio e Spagna, 8-9 % inIrlanda, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito.

I dati relativi al consumo di LSD nell’arco della vita tra i giovani in et` scolare sonointorno al 13-14 % in Irlanda e nel Regno Unito, al 5-6 % in Spagna e Italia e al 2 % o meno negli altri Stati.La percentuale di giovani che hanno fatto uso di anfetamine ed ecstasy si attesta tra il 2 e il 5 %, sebbene ildato aumenti per la fascia d’et` compresa fra i 18 e i 25 anni.

Per quanto concerne il consumo di anfetamine, ecstasy e LSD lo scorso anno, i dati si collocanoper lo piy nella fascia 1-2 %, benchi siano piy elevati nel Regno Unito.

Scheda: L'ecstasy e i rischi per la salute[16]

Tendenze recenti

Le recenti informazioni fornite da alcuni Stati membri suggeriscono una stabilizzazione o uncalo nel consumo di ecstasy e un certo disinganno nei confronti delle sostanze vendute sotto tale nome. Alcuniarticoli di riviste musicali lamentano la perdita di esclusivit` del mercato dell’ecstasy nelle discoteche,criticando le manifestazioni fisiche dell’uso di sostanze tipo anfetamine (lingue a penzoloni, facce arrossatee boccacce). Cir non significa comunque che l’ecstasy stia scomparendo, bensl che h in attouna diversificazione dei modelli di consumo.

In continuo aumento sono la reperibilit` e il consumo di anfetamine, assunte in prevalenzaper inalazione sotto forma di polvere o per via orale in pillole oppure aggiungendole alle bevande.

Come per l’ecstasy, gli aumenti nel consumo di anfetamine sono a malapena rilevati da indicatoriquali la richiesta di terapie, il che non sorprende dato l’esiguo numero dei giovani che si rivolgono agli appositiservizi. Cir potrebbe significare che il repentino aumento del consumo non stia provocando problemi di saluteo che i problemi non siano stati registrati o che i servizi terapeutici non stiano rispondendo in modo adeguatoalla tendenza.

Modelli diversi, droghe diverse

Negli ultimi anni musica da ballare e relativi stupefacenti sono comparsi nelle discoteche piytradizionali e il consumo di alcolici h in aumento. La natura lucrativa di tale mercato sembra aver indottol’industria degli alcolici a sponsorizzare, pubblicizzare e promuovere prodotti specificamente rivolti al mercatodell’ecstasy e delle droghe per riuscire a ballare, spesso utilizzando per le proprie strategie metafore legateagli stupefacenti.

H difficile definire modelli di diversificazione piy specifici nel consumo delledroghe sintetiche. Numerose relazioni indicano un maggior uso di alcolici e interesse per droghe stimolanti qualianfetamine e/o cocaina e allucinogeni (come LSD o funghi). Alcune agenzie per le tossicodipendenze a bassa sogliahanno rilevato un aumento delle richieste di assistenza da parte di giovani che avevano sviluppato un certo gradodi dipendenza psicologica da assunzione in dosi massicce in discoteca o durante feste. Una minoranza di questicasi ha anche fatto uso di eroina.

Ulteriori sviluppi segnalano la vendita del Viagra e di vari steroidi come droghe ad uso ricreativo.

Attivita` finalizzate alla riduzione della domanda

Le principali strategie per la riduzione della domanda di droghe sintetiche nell’Unione europeapossono essere classificate secondo le modalit` con cui intendono raggiungere il gruppo bersaglio eterogeneodei consumatori. Le informazioni sono tuttavia disponibili solo per alcuni paesi.

Poichi sempre piy consumatori inseriscono l’assunzione di droghe nella propriavita quotidiana o nelle attivit` del tempo libero, prevenire i danni per la salute significa informare circai rischi posti dal consumo eccessivo e da pillole adulterate.

Raduni "rave" a parte, in determinati quartieri e centri giovanili approcci di piyampia portata tentano di coinvolgere le discoteche "techno" in iniziative di prevenzione.

Nel Regno Unito sono ormai una consuetudine gli orientamenti per la sicurezza nelle discotecheelaborati da autorit` locali e organizzazioni non governative, prassi attualmente mutuata da Danimarca eGermania. Al tempo stesso, alcuni centri di orientamento per i consumatori di droghe si sono associati e hannolanciato campagne rivolte a gruppi bersaglio diversi con vari messaggi per un "uso piy sicuro"o un "uso pulito".

Analisi delle pillole

Solo in alcuni paesi si eseguono analisi tossicologiche in loco e quindi i dati sono incompleti.Alcuni paesi, come i Paesi Bassi, ritengono che l’analisi in condizioni di anonimato e gratuita delle pastiglievendute come ecstasy ai grandi raduni "rave", abbinata a informazioni ed orientamento in loco, costituiscaun valido approccio di prevenzione. In Austria l’analisi delle pillole h finalizzata alla ricerca e allaprevenzione.

La missione "rave" realizzata da Midecins du monde analizza le pillole durantei raduni "rave", raccoglie informazioni sul consumo e sui consumatori di droghe sintetiche e tenta dicoinvolgere i partecipanti in discussioni sull’uso degli stupefacenti.

Mezzi di comunicazione di massa

In molti paesi i mezzi di comunicazione di massa sono usati per sensibilizzare i giovani. L’argomentopiy trattato h l’alcol, ma in alcuni casi le droghe sintetiche sono al centro della discussione.Altre campagne si rivolgono a gruppi bersaglio minori.

Uno dei mezzi piy nuovi per informarsi sugli stupefacenti h Internet, che costituiscealtresl uno strumento per le attivit` finalizzate alla riduzione della domanda. Il ministero dellaSanit` e degli Affari sociali svedese ha attivato un sito Internet (Drugsmart) che, pur comprendendo informazioniper gli insegnanti, si rivolge ai piy giovani con l’obiettivo di rafforzare la resistenza degli adolescentiche non hanno mai assunto droghe o che ne hanno fatto un uso saltuario. Oltre a informazioni dettagliate su variesostanze, il sito risponde a domande inviate per posta elettronica e dispone di un servizio chat per chi desideradiscutere temi inerenti alle droghe. Siti simili si stanno sviluppando in tutta Europa.

Valutazione

Le valutazioni degli interventi nel settore delle droghe sintetiche sono rare. Un’eccezione hcostituita dalla campagna danese "Safe Rave" 1997 e 1998 che ha evidenziato nell’ambiente "techno"un interesse a schierarsi contro gli stupefacenti che potrebbe influire sulle successive opere di prevenzione.Nei Paesi Bassi la valutazione degli approcci tra gruppi di pari ha contribuito a un atteggiamento piy realisticoe non moralista verso la prevenzione del consumo di stupefacenti.

Nel complesso, la valutazione del programma "Safer Dancing" a Londra ha permesso dicomprendere meglio gli effetti di ecstasy, cannabis e anfetamine.

(98/C 108/07)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

visto il trattato che istituisce la Comunit` europea, in particolare l'articolo 100 A,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale,

deliberando conformemente alla procedura di cui all'articolo 189 B del trattato,

considerando che la direttiva 92/109/CEE del Consiglioimpone severi controlli sulla produzione e sull'immissionein commercio di 22 sostanze che possono essere impiegate nella produzione illecita di stupefacenti e di sostanzepsicotrope;

considerando che l'allegato I della direttiva riporta un elenco di 22 sostanze comunemente impiegatenella fabbricazione illecita di stupefacenti;

considerando che un numero significativo di altre sostanze, molte delle quali commercializzatein maniera lecita in grandi quantit`, sono state individuate come precursori della fabbricazione illecitadi stupefacenti di origine sintetica;

considerando che sottoporre tali sostanze agli stessi severi controlli applicabili alle sostanzeriportate nell'allegato I costituirebbe un inutile ostacolo al commercio che avrebbe conseguenze in materia dilicenze di esercizio e documentazione relativa alle transazioni; che h pertanto necessario istituire unmeccanismo piy flessibile a livello comunitario mediante il quale sia possibile notificare alle autorit`competenti degli Stati membri le transazioni sospette di tali sostanze ed intervenire in modo opportuno,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:

Articolo 1

La direttiva 92/109/CEE del Consiglio relativa alla fabbricazione e all'immissione in commerciodi talune sostanze impiegate nella fabbricazione illecita di stupefacenti o di sostanze psicotrope h modificatacome segue:
1) Il titolo dell'articolo 5 h modificato come segue:
"Cooperazione in materia di sostanze classificate"
2) Dopo l'articolo 5 h inserito il seguente articolo 5 bis:
"Articolo 5 bis
Cooperazione in materia di sostanze non classificate
Gli Stati membri adottano misure atte a realizzare una stretta cooperazione tra le autorit` competenti egli operatori, in modo che questi ultimi notifichino immediatamente e volontariamente alle autorit` competentiogni circostanza, come ordinazioni e transazioni fuori del comune relative a sostanze non classificate, che lascisupporre una loro diversione a scopo di fabbricazione illecita di stupefacenti o sostanze psicotrope."
3) All'articolo 6 h aggiunto il seguente paragrafo 2:
"2. Al fine di perseguire gli obiettivi di cui all'articolo 1, paragrafo 1 della presente direttiva, le autorit`competenti di ciascuno Stato membro possono proibire le transazioni di sostanze non classificate qualora sussistanoelementi che rendano plausibile il sospetto che tali sostanze sono destinate alla fabbricazione illecita di stupefacentio sostanze psicotrope."
4) All'articolo 10, paragrafo 1 h aggiunto il seguente comma:
"In particolare, allo scopo di facilitare la cooperazione di cui all'articolo 5 bis e di assicurare un approcciocoerente in tutta la Comunit`, il comitato redige ed aggiorna un elenco di sostanze non classificate che,in base all'esperienza delle autorit` competenti degli Stati membri o maturata in sede internazionale, sononote per essere frequentemente utilizzate nella produzione illecita. Esso stabilisce inoltre a quali sostanze nonclassificate nel suddetto elenco si applichi l'articolo 5 bis in tutti gli Stati membri. Piy in generale,all'interno del comitato si procede ad uno scambio di informazioni sulla situazione attuale per quanto riguardal'impiego di nuove sostanze o di nuovi metodi di diversione, in modo da favorire gli adeguamenti necessari dellenorme comunitarie pertinenti."

Articolo 2

1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrativenecessarie per conformarsi alla presente direttiva il 30 giugno 1999. Essi ne informano immediatamente la Commissione.Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 10 luglio 1999.
2. Quando gli Stati membri adottano dette disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttivaoppure sono corredate di un siffatto riferimento all'atto della loro pubblicazione ufficiale. Le modalit`del suddetto riferimento sono stabilite dagli Stati membri.

Articolo 3

Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunit` europea, in particolare l'articolo 100 A,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale,

deliberando conformemente alla procedura di cui all'articolo 189 B del trattato,

considerando che la direttiva 92/109/CEE del Consiglio

>Testo originale>
considerando che sottoporre tali sostanze agli stessi severi controlli applicabili alle sostanze riportate nell'allegatoI costituirebbe un inutile ostacolo al commercio che avrebbe conseguenze in materia di licenze di esercizio e documentazionerelativa alle transazioni; che h pertanto necessario istituire un meccanismo piy flessibile a livellocomunitario mediante il quale sia possibile notificare alle autorit` competenti degli Stati membri le transazionisospette di tali sostanze ed intervenire in modo opportuno,
>Testo modificato>
considerando che sottoporre tali sostanze agli stessi severi controlli applicabili alle sostanze riportate nell'allegatoI costituirebbe un inutile ostacolo al commercio che avrebbe conseguenze in materia di licenze di esercizio e documentazionerelativa alle transazioni; che h pertanto necessario istituire un meccanismo piy flessibile a livellocomunitario mediante il quale sia possibile notificare alle autorit` competenti degli Stati membri le transazionisospette di tali sostanze ed intervenire in modo opportuno,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:

>Testo originale>
Articolo 1
La direttiva 92/109/CEE relativa alla fabbricazione e all'immissione in commercio di talune sostanze impiegatenella fabbricazione illecita di stupefacenti o di sostanze psicotrope h modificata come segue:
1) Il titolo dell'articolo 5 h modificato come segue: "Cooperazione in materia di sostanze classificate"
"

2) Dopo l'articolo 5 h inserito il seguente articolo 5 bis: "Articolo 5bis
Cooperazione in materia di sostanze non classificate
Gli Stati membri adottano misure atte a realizzare una stretta cooperazione tra le autorit` competenti egli operatori, in modo che questi ultimi notifichino immediatamente e volontariamente alle autorit` competentiogni circostanza, come ordinazioni e transazioni fuori del comune relative a sostanze non classificate, che lascisupporre una loro diversione a scopo di fabbricazione illecita di stupefacenti o sostanze psicotrope.
"
3) All'articolo 6 h aggiunto il seguente paragrafo: "2. Al fine di perseguire gli obiettivi di cuiall'articolo 1, paragrafo 1, della presente direttiva, le autorit` competenti di ciascuno Stato membro possonoproibire le transazioni di sostanze non classificate qualora sussistano elementi che rendano plausibile il sospettoche tali sostanze sono destinate alla fabbricazione illecita di stupefacenti o sostanze psicotrope.
"
4) All'articolo 10, paragrafo 1, h aggiunto il seguente comma: "In particolare, allo scopo di facilitarela cooperazione di cui all'articolo 5 bis e di assicurare un approccio coerente in tutta la Comunit`, ilcomitato redige ed aggiorna un elenco di sostanze non classificate che, in base all'esperienza delle autorit`competenti degli Stati membri o maturata in sede internazionale, sono note per essere frequentemente utilizzatenella produzione illecita. Esso stabilisce inoltre a quali sostanze non classificate nel suddetto elenco si applichil'articolo 5 bis in tutti gli Stati membri. Piy in generale, all'interno del comitato si procede ad unoscambio di informazioni sulla situazione attuale per quanto riguarda l'impiego di nuove sostanze o di nuovi metodidi diversione, in modo da favorire gli adeguamenti necessari delle norme comunitarie pertinenti.
"
>Testo modificato>
Articolo 1
La direttiva 92/109/CEE relativa alla fabbricazione e all'immissione in commercio di talune sostanze impiegatenella fabbricazione illecita di stupefacenti o di sostanze psicotrope h modificata come segue:
1) Il titolo dell'articolo 5 h modificato come segue: "Cooperazione in materia di sostanze classificate
"
2) Dopo l'articolo 5 h inserito il seguente articolo 5 bis: "Articolo 5bis
Cooperazione in materia di sostanze non classificate
Gli Stati membri adottano misure atte a realizzare una stretta cooperazione tra le autorit` competenti egli operatori, in modo che questi ultimi comunichino immediatamente e volontariamente alle autorit` competentiogni circostanza, come ordinazioni e transazioni fuori del comune relative a sostanze non classificate, che lascisupporre una loro diversione a scopo di fabbricazione illecita di stupefacenti o sostanze psicotrope.
"
3) All'articolo 6 h aggiunto il seguente paragrafo: "2. Al fine di perseguire gli obiettivi di cuiall'articolo 1, paragrafo 1, della presente direttiva, le autorit` competenti di ciascuno Stato membro possonoproibire le transazioni di sostanze non classificate qualora vi sia motivo di supporre che tali sostanze sono destinatealla fabbricazione illecita di stupefacenti o sostanze psicotrope.
"
4) All'articolo 10, paragrafo 1, h aggiunto il seguente comma: "In particolare, allo scopo di facilitarela cooperazione di cui all'articolo 5 bis e di assicurare un approccio coerente in tutta la Comunit`, ilcomitato redige ed aggiorna un elenco di sostanze non classificate che, in base all'esperienza delle autorit`competenti degli Stati membri o maturata in sede internazionale, sono note per essere frequentemente utilizzatenella produzione illecita. Esso stabilisce inoltre a quali sostanze non classificate nel suddetto elenco si applichil'articolo 5 bis in tutti gli Stati membri. Piy in generale, all'interno del comitato si procede ad unoscambio di informazioni sulla situazione attuale per quanto riguarda l'impiego di nuove sostanze o di nuovi metodidi diversione, in modo da favorire gli adeguamenti necessari delle norme comunitarie e nazionali pertinenti.
"

Articolo 2

1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrativenecessarie per conformarsi alla presente direttiva il 30 giugno 2000. Essi ne informano immediatamente la Commissione.Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 10 luglio 2000.
2. Quando gli Stati membri adottano dette disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttivaoppure sono corredate di un siffatto riferimento all'atto della loro pubblicazione ufficiale. Le modalit`del suddetto riferimento sono stabilite dagli Stati membri.

Articolo 3

Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.

 

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Beppe