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argomento n° 1  ACQUA

non basta sudare...

L' argomento n° 1 

Acqua!


 Una bella chiacchierata iniziale.

Coloro che si sono appena sciroppati tutti gli articoli dedicati all'idratazione, incominceranno a sbuffare, pensando che l'Autore sia mono-maniaco. 
Rassicuratevi: l'Autore è, piuttosto, pluri-maniaco. Fra le manie che persegue con ardore non compare, però, del tutto ogni forma di umidità.
All'acqua verrà dedicato un intero capitolo per un insieme di motivi che vi elencherò qui di seguito:

1 - L'organismo umano è praticamente formato proprio da acqua: e questo lo sappiamo già da tempo. 
2 - Possiamo vivere a lungo senza assumere cibo, ma soltanto tre giorni senza assumere liquidi.
3 - L'acqua cosiddetta potabile non è affatto potabile
4 - Le acque minerali che la sostituiscono, possono regalare (anch'esse) più di un problema.
5 - Non mi sento di consigliarvi di sostituire tutti i liquidi appena menzionati con vino, che in genere non è migliore dell'acqua (sic!) potabile e che, quando è imprigionato in recipienti di cartone vale assai meno del suo onesto imballaggio. Esistono certo grandi vini che hanno, tuttavia, costi impegnativi e che presentano, se bevuti in grande copia, alcuni effetti collaterali, tipo "sdoppiamento della personalità"... altrui.

1.1 L'acqua (ah! ah!) potabile (sic!)

Il Devoto-Oli (che non è un signore dedito prevalentemente a pratiche religiose, ma un eccellente Dizionario della Lingua Italiana) definisce, nell'edizione del 1971 (l'unica che mi posso permettere): 

Potabile (agg.) (Dicesi) di liquido (generalmente acqua) che può essere bevuto o destinato ad usi alimentari senza pregiudizio alcuno per la salute. (Dal latino tardo potabilis)
Ora, può darsi che nella tarda latinità le acque fossero ancora potabili (in effetti gran parte delle deiezione organiche liquide - non si buttava via proprio niente - venivano spesso usate per...sbiancarsi i denti) di certo non lo sono più ora, per una serie di ragioni che vedremo fra poco.

Una nota.
Più di un lettore di questa fantastica collana (Quaderni di Fitness) si chiederà come mai io citi spesso l'edizione del 1971 dello splendido Dizionario a cui sempre attingo con grande piacere. Le ragioni sono diverse, tutte importanti:

1 - Possiedo solamente quella oltre all'incredibile Dizionario della Lingua Italiana del Tommaseo che consulto, però, solo a Natale, Pasqua ed in 
poche altre grandi occasioni.
2 - Spero che l'Editore del Dizionario, commosso, mi regali la nuova (costosissima) Edizione.
3 - In quell'epoca, come ho già riportato nel primo volume di questa collana, non si sapeva ancora che un corretto uso dei congiuntivi potesse rappresentare un grave pericolo per la salute.
4 - Allora l'acqua era davvero potabile.

Proseguiamo (so che siete insolitamente ansiosi) nel nostro discorso.
Mi sono spesso chiesto a quanto ammontino i costi per la continua manutenzione e per la sostituzione degli impianti usati per l'estrazione e la depurazione dei liquidi contenuti nelle falde freatiche. (Freatico agg. - Falda freatica : strato acquifero sotterraneo formato dalle acque meteoriche penetrate nel terreno e sostenute dal primo strato impermeabile a partire dalla superficie del suolo. Dal greco: phréar - phréatos "pozzo").

Mi sono anche interrogato sui costi enormi dovuti alle continue sostituzioni del le tubazioni che, dagli impianti di depurazione, portano l'acqua (ahi!) potabile, direttamente nelle nostre gole riarse.Le stesse domande se le sono poste anche gli amministratori della "cosa pubblica", quei signori che, per intenderci, sono molto pubblici quando devono rapinare i nostri risparmi (per il nostro bene), e molto privati quando li dirottano (per il loro bene) verso altri lidi non del tutto canonici. Ebbene, dopo qualche lieve perplessità, i mentecatti si sono risposti ed hanno preso delle decisioni davvero drastiche: hanno (quasi sempre) lasciato le cose come stavano un secolo fa.
Però si sono e si stanno dannando per depurare, depurare, depurare: pare che depurare, per un insieme di ragioni che sarebbe troppo lungo spiegare, possa rendere assai ricchi. Le conseguenze:

a - Molte delle tubazioni esistenti sono ancora di piombo, un minerale che, essendo di ottimo carattere, cede molto di sè medesimo all'acqua che lo percorre. Un eccesso di piombo, e ce ne vuole pochissimo, può spappolarci il cervello o arrecare danni gravissimi al nostro sistema nervoso.

b - I nostri agricoltori sono, giocoforza, costretti a fertilizzare, diserbare, violentare i terreni per renderli più fertili e per altri, meno nobili, motivi.
Molti dei prodotti usati contengono elementi conosciuti come nitrati che finiscono per infiltrarsi sempre nelle falde freatiche ("Chiare, dolci, fresche 
acque" cantava il Poeta qualche secolo fa: di nitrati, allora, nemmeno l'ombra).

Di nitrati (sali dell'acido nitrico) ce ne sono di molti tipi. Esistono nitrati di potassio, di ammonio, di sodio, di calcio e tutti quanti sono accomunati da un fatto che considero commovente: amano finire la loro vita proprio nelle falde acquifere (al cuore non si comanda). Pare che l'effetto di questi sali sul nostro organismo non sia benefico: tumori allo stomaco e danni circolatori sono solo alcune delle (cattive) azioni che possiamo attenderci dalla loro (involontaria) ingestione. A loro discolpa si può dire che non lo fanno per cattiveria, ma per vocazione. 

c - La depurazione di quella schifezza che ormai è diventata l'acqua delle falde freatiche viene affidata ad altri due interessanti composti chimici: solfato di alluminio e cloro.

c1 - Il solfato di alluminio viene usato in genere per primo per eliminare gli acidi che potrebbero, reagendo con il cloro creare composti assai danno
si per il nostro organismo. Se non riesce completamente nel suo intento umanitario si creeranno composti che potranno favorire l'insorgere di alcuni tipi di, tanto per essere sempre coerenti, cancro. Ma anche se riesce nel suo intento la parte che non viene completamente eliminata, se supera una certa (non elevata) percentuale può procurare od accelerare fenomeni quali senilità e demenza precoce legate, quasi sempre all'insorgere del morbo di Alzheimer.
Ricordo che, ricerche recenti, hanno scoperto che questa malattia può essere, quasi sempre, utilmente prevenuta assumendo, ogni giorno, dai 
due ai quattro bicchieri di un buon vino rosso.

c2 - Del cloro non si può dire molto. Basta assaggiare ed annusare. Difficilmente sarà mai usato come elemento di base per deodoranti ad uso personale. In più vi è il sospetto (in genere - regola generale - questi sospetti sono quasi sempre fondati) che, reagendo con gli acidi che si trovano nei terreni di natura torbosa, produca composti che possono favorire l'insorgenza di (indovinate un po'!) cancri all'intestino.

So che tutto ciò non spaventerà neppure i lettori più pavidi: sono abituati, da sempre, a cose ben peggiori. 
I più scafati (li vedo mentre inarcano, con sufficienza, uno qualunque dei loro numerosi sopraccigli) guardandomi con degnazione, paiono dire: "Tutto qui?" Ragazzi, una (non buona) notizia: "Non è tutto qui!" 

1.1.1 Parliamo di additivi (ed anche di politici).

I politici di tutto il mondo, almeno di quello conosciuto, si distinguono per una interessante serie di caratteristiche che li rendono abbastanza omogenei. Capita cosi, in condizioni standard, anche alla polenta di mais ed alle nostre deiezioni solide. Proverò ad elencarne alcune (caratteristiche intendo, non deiezioni solide):

a - Il politico ha, in genere, una cultura sub-umana e non possiamo certo metterlo in croce per questo: o uno lotta per tutta la vita per sopraffare il suo prossimo, oppure studia per davvero. 
Non aggiungerò: "Tertium non datur" perchè, benchè mi suoni benissimo, non ne conosco, non essendo un politico, il significato recondito.

b - Il politico è molto contento di essere sopravvissuto alle lotte contro avversa ri ed alleati (in genere assai più feroci) e non lo nasconde: si gonfia, dilaga, si pavoneggia e, talora, gongola.

c - Il politico, benchè sappia di essere inviso a molti, è buono e, per conseguenza, vuole fare del bene a tutti, anche ai suoi avversari politici.

d - Il politico, quindi, (anche se non in tutte le parti del mondo conosciuto) fa aggiungere fluoro all'acqua (sic!) potabile.

L'astuto ragionamento non poteva sfuggire alla sua mente sottile:

d1 - Esistono caramelle al fluoro, chewing-gum al fluoro, pastiglie al fluoro, dentifrici al fluoro: pare non esistano, ancora, supposte al fluoro, ma è 
solo questione di tempo.
d2 - Tutti dicono, anche i produttori di acqua tiepida, che il fluoro fa benissimo ai denti.
d3 - Aggiungerlo all'acqua risolverà il problema della salute dei denti, (si può dire cosi?) proprio alla fonte. Il mentecatto è, fra le altre cose, convinto di fare dell'ottima medicina preventiva. 

I romani, che se ne intendevano, avevano (come abbiamo appena visto) idee ben più corrette riguardo all'igiene orale.

Ora, come ricorderanno tutti coloro che, nonostante tutto, sono ancora scampa ti al morbo di Alzheimer, la nostra acqua (ah! ah!) potabile, contiene quasi sicu ramente, nella migliore delle ipotesi:

1 - Un po' di piombo
2 - Solfato di alluminio
3 - Cloro
4 - Nitrati assortiti

Aggiungere fluoro non può che aumentare a dismisura la possibilità che nuovi  composti chimici si formino e che, magari, non siano proprio del tutto benefici. Ma anche se si scongiurasse (per avventura) questa ipotesi, non del tutto peregrina, bisogna pur fare una considerazione:

Una dose soltanto doppia del quantitativo di fluoro necessario a migliorare la salute dei nostri denti, può provocare danni proprio alle delicate parti che dovrebbe proteggere. Dosi di molte volte superiori possono provocare danni alle ossa e (poteva mancare?) il rischio di insorgenza di molte specie di tumori. Pensate ad esempio ad una persona che, sotto l'urgenza dei messaggi pubblicitari, mastichi chewing-gum al fluoro, succhi caramelle al fluoro, ingoi pasticche al fluoro, usi dentifrici ancora al fluoro (e sia in trepida attesa, pronto ad usare le primissime supposte al fluoro che saranno prodotte) e che, come ciliegina sui molari, si veda arrivare qualche tonnellata di fluoro di ottima qualità sciolto con benevolenza nell'acqua (sic!) potabile.

Se penso a quante volte ho rampognato i miei bimbi mentre cercavano di fare "pipi" nei torrenti... 

2.1 Cosa ne pensate dei farmaci?

Spesso mi chiedo dove vadano a finire tutti i farmaci che, dopo essere stati prescritti, acquistati e non usati (tanto paga il servizio sanitario nazionale: il tutto minuscolo non è casuale) vengono gettati. (Qualche lettore si meraviglierà del fatto che io mi interroghi cosi spesso, e su argomenti cosi disparati.  E' che mi fido assai delle risposte che poi mi do: delle risposte altrui mi fido assai di meno. Una delle cose che mi rendono assai simpatica la Dottrina Buddista (1) è proprio il fatto che, già in tempi assai remoti, predicava proprio questo:
"Non fidatevi mai di nessuno - preti e bonzi compresi - in nessun luogo ed in nessun tempo. Usate di più, invece, il vostro cervello)  So anche che molti medicinali, acquistati ed usati, vengono metabolizzati solo in parte dal nostro organismo e vengono poi espulsi attraverso le solite vie.
Voi mi direte (so che nulla vi spaventa): 
"Tutti i rifiuti vengono raccolti, classificati, eliminati oppure depurati e riciclati dopo essersi rifatti una verginità. (2) Dove è il problema?" 
Il problema c'è, eccome, ed è peggiore di quanto possiate mai immaginare. 

Parliamone.

1 - Avete una famiglia numerosa, una bella serie di malattie, vere od immaginarie, ed un medico assai compiacente che impiega, come quasi tutti i medici che conosco, molto più tempo a prescrivere ricette di quello che impieghi a visitare i propri pazienti.

2 - Poichè nella vostra famiglia siete tutti un po' ipertesi, siete soggetti ad aritmie cardiache (o a qualcosa di peggio), siete soggetti ad infezioni ricorrenti, dormite male (è il minimo che vi possa capitare con la salute che vi ritrovate) siete depressi e soffrite di pressione alta, il vostro medico vi sommergerà sotto montagne di antidepressivi, ansiolitici, tranquillanti, sonniferi, antibiotici ed altri medicinali assortiti.

3 - Poichè avete anche contribuito a procreare un paio di fanciulle (ora in fiore) ansiose di conoscere come va il mondo (già Francesco Bacone, quattro secoli fa, parlava assai bene della ricerca come base della conoscenza) (3) cospargete di soppiatto il loro latte quotidiano con abbondanti dosi di anticoncezionali.

4 - Quasi tutti questi medicinali verranno in parte metabolizzati ed in parte ridonati al mondo e confluiranno nei consueti rifiuti liquidi e solidi.

5 - Questi rifiuti verranno depurati con metodiche antiche o poco recenti che, forse, rimuoveranno gran parte dei batteri (almeno quelli visibili ad occhio nudo), ma non elimineranno gli ormoni che, scaricati nei corsi d'acqua, ritorneranno alle vostre case sotto forma di acqua (ahi! ahi! ahi!) potabile. La stessa cosa avverrà con tutti i medicinali non usati e gettati nelle discariche: essi ritorneranno, più fedeli dei vostri cani, alle case da cui sono stati scacciati, in compagnia, magari, di esseri ancora più virulenti.

Se poi le vostre bimbe e vostra moglie, fra un espettorato sanguigno e l'altro, usano cospargersi di creme, cremine, olii profumati e via dilapidando, altri or monisi aggiungeranno ai fratelli che già vagabondano per il nostro mondo. Se vedete che un insetto, dopo avere bevuto un po' di acqua (ohi!) potabile, cade a terra fulminato, non date colpa alla (sua) vecchiaia.

Il problema è davvero grave: ancora oggi nelle acque di superficie vengono rin venuti residui delle pillole anticoncezionali più antiche, oltre a diverse altre porcherie assai più recenti. Ho sorvolato poi volutamente su residui di vernici, diluenti, dilavanti, scarichi industriali che, ovviamente, finiscono sempre o nelle falde freatiche o vengono scaricati direttamente nelle acque di superficie. Né mi diffonderò sull'uso generalizzato di gettare in mare, nei laghi o nei fiumi ciò che resta di animali morti per cause naturali, per malattie le più disparate, o semplicemente uccisi. (Questo, sovente, capita anche agli umani, magari dopo un concitato scambio di insulti. Essi, una volta gettati in mare e nonostante la loro grande anima, inquinano allo stesso modo o, forse, più.) Un consiglio: fate analizzare l'acqua che bevete, avrete delle sorprese.

Una favola personale (non) a lieto fine.
Fino a sei anni fa alcuni tests fatti eseguire sull'acqua che schizzava fuori dai rubinetti della nostra casetta (noi abitiamo in campagna) avevano dato risultati consolanti: praticamente si trattava di acqua minerale, ed aveva perfino un buon sapore.
Analisi recenti pare abbiano provocato numerose vittime anche fra coloro che hanno semplicemente guardato il prezioso liquido attraverso il vetro del conte nitore. Ora, ovviamente, viaggiamo ad acqua minerale. 
Torneremo all'acqua (ahimé!) potabile quando decideremo di suicidarci.

3.1 Le acque minerali: una specie di (obbligato) rimedio.

L'enorme successo delle acque minerali non è soltanto una moda, ma può essere considerato come legittima difesa. Si può ritenere, con un moderato grado di certezza, che se:

1 - Le analisi sono state affidate ad un buon laboratorio
2 - I risultati delle stesse analisi non sono stati migliorati in cambio di qualche cosa di più di un sorriso
3 - L'acqua che beviamo è la medesima che è stata sottoposta ad analisi certe acque minerali siano, forse, battereologicamente pure.

In genere sono considerate acque minerali quelle che sgorgano spontaneamente dalla sorgente ed hanno contenuti tali in sali minerali da poter, in qualche mo do, favorire o migliorare il funzionamento di alcuni processi del nostro organismo.

Le acque minerali vengono classificate, a seconda del loro contenuto salino, in:

a - Acque oligominerali
Sono quelle in cui il contenuto in sali è inferiore a 500 mg/l (< 500mg/l)

b - Acque medio-minerali
Sono quelle in cui il contenuto in sali è compreso fra 200 mg/l e 1000 mg/l

c - Acque minerali
Sono quelle in cui il contenuto in sali è superiore a 1000 mg/l (> 1000 mg/l)

Questa classificazione non è un puro esercizio teorico: il diverso contenuto in sali dona, infatti, particolari qualità all'acqua che potrà essere consigliata, quin di, per ottenere scopi assai diversi tra loro.


3.2 Le acque oligominerali: contenuto in sali < 500 mg/l.

Le acque oligominerali favoriscono l'aumento della diuresi. E' proprio attraverso la diuresi (deiezioni liquide: pipi, insomma) che vengono eliminati sia gli acidi urici che la maggior parte dei minerali. Vengono, quindi, consigliate a quanti soffrono di un eccesso di sedimentazioni minerali (calcolosi renale, vescicale, alla cistifellea ecc.) e a quanti giacciono sul loro letto di dolore afflitti da infiammazioni delle vie urinarie (tali sono, ad e sempio, cistiti ed uretriti). Servono da eccellente coadiuvante anche contro gotta ed iperuricemia.
Attenzione, però: poichè sono acque che, come abbiamo appena visto, aiutano assai l'eliminazione dei sali minerali, possono portare ad una forte demineralizzazione nell'organismo di soggetti sani, in cui i valori in sali minerali siano nel la norma. Queste acque non sono, normalmente, addizionate con anidride carbonica, per un eccellente motivo: poichè sono prive o carenti di bicarbonati (che svolgono, come tutti sapete benissimo, un'importante azione di tampone contro gli acidi) l'aggiunta delle bollicine aumenterebbe di molto l'acidità dell'acqua. Infatti, riesumando a fatica antiche nozioni di chimica, di botto ricordiamo che: 

Acqua + anidride carbonica = Acido carbonico

3.3 Le acque medio-minerali: contenuto in sali fra 500 mg/l e 1000 mg/l.

In genere queste acque hanno un discreto contenuto in bicarbonati e carbonati, quindi possono essere addizionate, senza particolari problemi, con anidride car bonica. Anzi è proprio questa aggiunta che, spesso, esalta alcune delle loro proprietà. Le acque medio-minerali hanno effetti assai più simili alle acque del terzo gruppo (acque minerali propriamente dette) che a quelle del primo (acque oligo-mi nerali). In particolare:

1 - Le acque bicarbonate
Sono usate per combattere le gastriti ipocloridriche in quanto, soprattutto se è presente l'anidride carbonica, hanno la funzione di stimolare le secrezio
ni gastriche. 


2 - Le acque bicarbonato-alcalino-calciche
Vengono prescritte, in genere, per combattere dispepsie intestinali e duodeniti.

3 - Le acque sulfuree
Servono a migliorare la salute della pelle (combattendo, talora, anche le dermatiti). Combattono efficacemente malattie delle vie bronchiali e polmonari, del l'apparato digerente, degli organi genitali femminili.

4 - Le acque ferruginose
Combattono con efficacia anemie, dermatiti, malattie linfatiche, ipertiroidismo.


3.4 Le acque (violentemente) minerali: contenuto in sali > 1000 mg/l.

Qui le cose si imbrogliano assai: alcune, ad esempio, sono talmente mineralizzate da non poter essere assolutamente bevute.

Le acque (ferocemente) minerali si distinguono in:

1 - Acque minerali salse o cloruro-sodiche.
Va da sè che tutte queste acque conterranno sempre cloruro di sodio. Possono anche contenere altri sali ed allora potranno essere ulteriormente classificate in:

1a - Acque minerali salse semplici
Sono acque senza grilli per la testa: contengono solo cloruro di sodio e null'altro.

1b - Acque minerali salse solforate In esse il cloruro di sodio è reso meno solo dalla presenza di solfati.

1c - Acque minerali salse bromo-iodiche
Si vive in allegra compagnia: il cloruro di sodio è qui accompagnato dabromo e iodio.

Tutte queste diverse qualità di acque minerali cloruro-sodiche sono usate per combattere:
- Epatiti e cirrosi non ancora croniche (malattie del fegato)
- Colecisititi croniche od ai primi stadi (malattie delle vie biliari)
- Gastriti ai primi stadi e gastriti croniche (malattie dello stomaco)
- Coliti, stipsi, stitichezza occasionale (malattie dell'intestino)
- Diabete, sovrappeso, obesità (malattie del ricambio)

2 - Acque minerali salso-iodiche.
In questo tipo di acque minerali il cloruro di sodio si accompagna allo iodio.
Non sono da bere alla polla, in quanto, a parte l'elevatissimo contenuto in minerali, sgorgano dalle sorgenti calde come il fuoco: la loro temperatura quando sbocciano dalla pietra, si può aggirare fra gli ottanta ed i centocinquanta gradi, potrebbero insomma, se malauguratamente bevute alla sorgente, cuocervi dal di dentro. 

Possono essere usate, essenzialmente, in due modi:

2a - Sotto forma di fanghi (un filo repellenti).
E' cosi che sono usati per curare reumatismi, artrosi, sciatalgie ed altre forme di infiammazioni croniche, dermatiti, flebiti ecc.

2a - Sotto forma di inalazioni (l'odore è, in genere, nauseabondo) E' cosi che servono per curare, soprattutto, mali di testa pertinaci, sinusiti, 
malattie da raffreddamento, malattie dell'apparato respiratorio ecc.Il nostro corpo, in genere, piuttosto che continuare a respirare quell'immondezza, preferisce guarire.

3 - Acque minerali sulfuree.
Sono acque minerali che, ovviamente, contengono zolfo. Sono anch'esse, al pari delle acque minerali cloruro-sodiche (salse) un po' complicate. 
Possiamo, infatti, operare una suddivisione ulteriore distinguendole in:

3a - Acque minerali sulfuree
3b - Acque minerali sulfuree-solfate
3c - Acque minerali sulfuree-salso-bromo-iodiche (chi più ne ha, più ne metta)

Benchè possano anche essere bevute (ed il vostro fiato, con una sola emissione, libererà il circondario da tutti gli insetti nocivi) sono in genere usate come bagni. Vengono usate per combattere dermatiti, malattie del ricambio, malattie delle vie respiratorie, sovrappeso, obesità, diabete, gotta, malattie del sistema circolatorio, malattie di tipo ginecologico e via guarendo.

4 - Acque minerali ferruginose.
Sono usate per combattere dermatiti, nevralgie, anemie, malattie del sistema linfatico, ipertiroidismo, forme depressive ecc.

5 - Acque minerali bicarbonato-alcaline e bicarbonato-alcalino-terrose. Le prime hanno un elevato contenuto percentuale di bicarbonato di sodio.
Le seconde un elevato contenuto percentuale di bicarbonato di calcio. Vengono usate, bevute a digiuno, per combattere malattie renali, malattie del
ricambio, malattie di fegato, malattie di stomaco ecc.

6 - Acque minerali bicarbonato-solfato-alcaline e bicarbonato-solfato-alcalino-terrose. Vengono usate per combattere coliti, gastriti, malattie del fegato, dermatiti, dolori al nervo sciatico ecc.

7 - Acque minerali solfate e solfato-alcaline (stitichezza addio!) Vengono usate, come bevande, per combattere sitichezza momentanea, stipsi, intossicazioni intestinali, sovrappeso ed obesità, calcoli al fegato, pressione alta ecc.

8 - Acque minerali carboniche (acido carbonico allo stato brado). Se bevute queste acque servono a combattere difficoltà digestive (gastriti ipocloridriche) gotta, calcolosi in genere ecc. Se usate come bagni combattono problemi tipicamente legati al corretto funzionamento dell'apparato circolatorio, quali sono, ad esempio, pressione alta, palpitazioni cardiache, problemi alle coronarie ecc. Questi bagni devono essere assolutamente fatti sotto stretto controllo medico.

9 - Acque minerali radioattive. Non si parla, ovviamente, dell'insieme delle acque di superficie situate nei dintorni della Centrale atomica di Chernobyl, subito dopo la sua esplosione. Queste acque contengono, invece, quantità molto piccole (allo stato gassoso) di radiazioni provenienti da radio (radon), actinio (actinion), torio (torion). Vengono usate (dopo una accurata visita medica e sotto stretto controllo medi co) per combattere gotta, artriti, reumatismi, dermatiti, nevralgie ecc. Hanno anche un efficace effetto stimolante su diuresi, sistema endocrino, attività delle ghiandole sessuali: sono infatti, sovente, usate per combattere la sterilità. Poichè riescono a favorire la dilatazione dei vasi sanguigni possono contribuire anche ad un abbassamento della pressione sanguigna.


Alcune conclusioni

Tutto ciò che avete letto vi avrà, di certo, allarmato. 
Sarete, però, ragionevolmente sicuri (almeno cosi penserete) di allontanare tutti i malanni ed i pericoli che vi ho prospettato, usando soltanto acqua minerale.
Errore ed orrore, insieme!
Ragioniamo.

1 - Il mattino ci alziamo, ci stiriamo come gatti, ci avviamo barcollando verso la doccia e compiamo l'usuale rito della purificazione che ci dovrebbe far torna re puliti come soldini nuovi. In questo rito non viene usata acqua minerale.

2 - Ci facciamo poi un buon caffè che, pensiamo, ci aiuterà a sopportare ancora per un poco la nostra vita perigliosa e la sconsideratezza e l'ignoranza abissale di alcuni fra i nostri politici maggiori.
Anche in questo caso non useremo acqua minerale.

3 - Nella preparazione dei pasti useremo acqua non minerale, per:
3a - Lavare frutta e verdura
3b - Cuocere riso, pasta, verdure e quant'altro ci capita sottomano
3c - Eccetera
La bollitura dell'acqua distruggerà gran parte dei batteri (almeno quelli grossi come un pugno), ma non farà che aumentare la concentrazione di tutte le sostanze chimiche già presenti in maniera massiccia nell'acqua medesima. Coloro che, furbescamente, non usano bollire l'acqua, ma la prelevano
già calda dai rubinetti, non fanno altra che usare un liquido dotato di una ancor maggiore concentrazione di piombo.

Non parliamo poi di quanti, non avendo ancora l'acqua corrente, usano quella direttamente attinta dai pozzi o dai raccoglitori fatti in amianto o in altri 
materiali ancora, se possibile, più dannosi. 

Come potremo ovviare a tutti questi inconvenienti?
In pochissimi modi:

a - Possiamo compiere, da subito, un suicidio rituale. Una indagine recente rivela, però, che soltanto una percentuale statisticamente non rilevante (se si eccettua il Giappone) ha adottato o intende adottare questa eccellente soluzione.


b - Possiamo usare i moderni depuratori ad osmosi inversa che rendono l'acqua (almeno cosi ci dicono i costruttori) degna di essere bevuta e, forse, anche di essere vissuta.  Il costo assai elevato parrebbe, però, precludere questa soluzione ad una gran parte del genere (quasi) umano.


c - Sperare nelle capacità taumaturgiche del nostro corpo: chi vive sperando...

Articolo redatto da B.F.


 

 
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